Sace, meno cemento più servizi: ecco il nuovo piano

Dopo lo stop del Comune i privati ufficializzano la nuova proposta: l’altezza massima dei palazzi passa da 50 metri a 35. In cambio 6 milioni di euro in opere per il quartiere. Eliminata l’ipotesi del metrò per Città Alta: costava 15 milioni

Una sforbiciata netta. I progettisti della nuova area Sace hanno agito decisi: via volumi, via altezze. Ma, contemporaneamente, dentro spazi pubblici e standard qualitativi, in primis il recupero a nuova vita del campo Utili (una botta da 3 milioni di euro, tutta a spese dei privati). L’obiettivo di questo taglia e cuci è semplice: realizzare un piano il più possibile nelle corde del quartiere e dell’amministrazione, in modo tale da spianare la strada alla sua approvazione. «Perché la proprietà ha veramente molto interesse a restare alla Conca Fiorita. Lì c’è il punto di collaudo meccanico di Abb Sace e l’intenzione è portare lì un centro d’eccellenza per la produzione elettromeccanica. Si tratta di un polo leggero, con forti componenti di ricerca»: l’architetto Alberto Bertasa, che con il suo studio cura la progettazione, ci tiene a sottolinearlo. «Il progetto è quello di un insediamento di tipo produttivo a livello avanzato, una sorta di Kilometro Rosso nel suo settore».Dopo la batosta di maggio, quando l’amministrazione ha rimandato al mittente la proposta di Piano integrato di intervento (Pii) in particolare per le altezze delle torri che caratterizzano l’insediamento, gli architetti si sono rimessi al lavoro. Seguendo le indicazioni dei proprietari, disposti a ridurre volumetrie e altezze, e parallelamente tenendo presenti i suggerimenti del Comune, gli architetti sono arrivati a una nuova proposta. Proposta che, di primissimo acchito, sembra non dispiacere anche alla Circoscrizione. Perché sono diminuiti i metri cubi ma sono anche aumentati gli spazi a disposizione del quartiere.I metri cubi prima e dopoIl piano precedente si sviluppava per 107 mila metri cubi, ora siamo scesi a 95 mila, comprese le aree pubbliche. Siamo sopra le previsioni originarie del piano regolatore per le trasformazioni (che fissava i volumi a 80 mila) ma comunque in sintonia con il documento d’inquadramento del Pii. Il perché lo spiega Bertasa: «Il Prg prevedeva 80 mila metri cubi in caso di riconversione dell’area, che oggi è edificata in modo massiccio, per 160 mila metri cubi. L’indicazione è: se fai manutenzione, tieni i volumi esistenti, se modifichi gli edifici allora riduci volumi. Noi tagliamo i volumi ma siamo un po’ sopra alla quota prevista per un motivo: la superficie coinvolta dall’intervento è più estesa, visto che è stata acquistata anche la confinante fabbrica «Ilf», che si occupa di forare lamiere. In questo modo diamo continuità all’area Sace (il centro collaudo è al di là di via Pescaria) e risolviamo un problema che il Prg non affrontava, ossia quello della riconversione di uno spazio industriale pesante all’interno del quartiere». D’altra parte, si va sopra le previsioni anche per quanto riguarda gli spazi pubblici: «La superficie lorda di pavimento del piano è passata da 33.500 metri quadrati a 30.800, a cui per legge devono corrispondere 18 mila di aree a uso pubblico. Il piano ne prevede 23 mila».Torri limate, meno appartamentiQuali sono, in soldoni, le novità ora introdotte nel piano Sace? Il punto che balza all’occhio, anche perché era stato il più contestato dai residenti, è la diminuzione dell’altezza dei due edifici che caratterizzano l’insediamento: le torri che prima arrivavano a 17 e 15 piani, per un massimo di 50 metri d’altezza, oggi sono ferme a 10 piani più il portico (un piano da 5 metri) per la più alta, e a 8 piani più il portico. Significa palazzi da 35 e 29 metri, «non tanto distanti – spiega l’architetto – dai vicini complessi degli anni ’70, che si sviluppano su 20 metri, per sei piani. Abbiamo inoltre studiato il contesto in prospettiva, facendo sì che anche il palazzo più alto non superasse la base del bastione degli spalti di Sant’Agostino. La stima massima sul livello del mare è 306 metri, sotto il campanile della chiesa di Valtesse che è 321 metri».I progettisti, inizialmente, avevano ipotizzato modifiche dell’assetto dell’area mantenendo le stesse volumetrie. «Abbiamo provato e riprovato, cambiando forma alla base, passando da due edifici a uno solo più complesso – chiosa l’architetto –. Ma il risultato esteticamente non ci ha convinto, era troppo massiccio, limitava la vista su Città Alta. Quindi abbiamo deciso di tagliare metri e mantenere lo stesso assetto, senza sacrificare la grande piazza, il parco, la vista». La diminuzione delle altezze ha portato a una diminuzione anche degli appartamenti che entreranno nei palazzi: prima erano 180, ora sono 90, la metà. Modificate anche le suggestioni architettoniche delle torri: in origine erano più lineari, ora presentano pannelli a vetro e legno in un effetto di balconi a scomparsa che potrebbero diventare anche serre bioclimatiche.Cosa c’è nel progettoL’area d’intervento è racchiusa fra le vie Baioni, Pinetti, Crescenti e Pescaria. Su via Pescaria, nel punto in cui oggi si trova l’«Ilf», sorgerà la nuova sede Abb Sace. Su via Baioni si affaccerà una chiesa per gli Ortodossi. Il Comune garantisce la destinazione urbanistica dello spazio, ma l’acquisizione e la realizzazione sono comunque private.Perpendicolari a via Baioni ci saranno due stecche residenziali a cinque piani, una con 24 appartamenti e una con 30. Nella piastra che costituisce la base dei due palazzi alti sarà ricavata una sala polivalente socio-culturale da 1.300 metri quadrati (era una delle richieste della circoscrizione), mentre nella stecca residenziale più vicina alla Sace ci sarà l’asilo nido convenzionato (altra richiesta dei residenti). Al centro dell’area restano la piazza da 6 mila metri quadrati e il parco da 7 mila. Ci saranno poi parcheggi pertinenziali e un piano interrato di posti a uso pubblico.Campi Sportivi, via il metròIl piano integrato Abb Sace prevede svariati milioni di euro in standard qualitativi, ossia di opere pubbliche a spese del privato. La più sostanziosa è il recupero del campo Utili, oggi cadente: sarà collegato all’insediamento con un sottopasso ciclopedonale di via Baioni. Nell’area ci saranno un campo da calcio, campetti polivalenti, un parco pubblico, tribune: «Il valore è tre milioni di euro circa – afferma il progettista –, cui si sommano i 2 milioni 970 mila euro fra sala polivalente, opere viarie, parco centrale. In più ci sono 6,5 milioni di opere legate all’insediamento ma a uso pubblico: pensiamo alla piazza, privata ma accessibile, ai parcheggi (circa 250 posti nel seminterrato, ndr)».Dal piano, infine, è stato eliminato il metrò per la risalita verso Città Alta: il prezzo di 15 milioni di euro (a sostenerlo avrebbe dovuto essere il Comune) l’aveva già messo fuori gioco agli occhi di Palafrizzoni, orientato verso un altro tipo di risalita meno costosa. Ora il Pii, già visionato dalla Giunta, arriverà in Circoscrizione.(06/08/2008)

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