San Giovanni Bianco, la Provincia stoppa la videosorveglianza al Cfp

Ora studenti e genitori saranno chiamati a decidere sul futuro del sistema.

È durato due mesi l’esperimento della «videosorveglianza» all’interno del Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco. Il sistema, fatto installare su iniziativa del preside dell’istituto, è stato stoppato oggi dall’assessore provinciale Benedetto Maria Bonomo. Secondo i vertici di via Tasso la presenza di un sistema di controllo di questo tipo all’interno di una scuola deve essere approvato dai genitori e dagli studenti per essere considerato «regolare». L’impianto è dotato di sei telecamere che permettono di tenere sotto controllo da un monitor i corridoi, un’aula e la biblioteca. Un deterrente contro eventuali raid di vandali, secondo il preside: nel Cfp di San Giovanni, dove in media e per tutto il giorno sono presenti circa 200 ragazzi, c’è un solo bidello che non può tenere tutto sotto controllo. Le telecamere consentono invece una visione complessiva da un’unica postazione. Ora studenti e genitori saranno chiamati a decidere sul futuro del sistema.

(24/3/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 25 marzo 2003

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