San Pellegrino, torna la casa da gioco?
«Meglio un casinò che 100 mila sale slot»

Nella cittadina termale della Val Brembana si discute sulla possibile riapertura della casa da gioco nello storico casinò. Esperti e amministratori a confronto in un convegno.

All’incontro pubblico, organizzato il 29 novembre nella sala consiliare di San Pellegrino Terme, politici, amministratori locali ed esperti hanno discusso sulla riapertura della casa da gioco come strumento per rilanciare il turismo nella valle. Al convegno l’attenzione si è soffermata su quello che è considerato un paradosso: lo Stato autorizza le sale slot, finite più volte sotto i riflettori per il tema della dipendenza dal gioco, ma non i casinò dove, si è detto al convegno, l’attività di gioco potrebbe essere più controllata.

«Meglio un casinò che centomila sale slot», ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi . «La Regione – ha aggiunto – è impegnata nel rilancio non solo turistico della Valle Brembana. Lo dimostra innanzittuto l’Accordo di Programma di San Pellegrino che nasce dalla chiara volontà di promuovere e sostenere un’area, quella appunto della Valle Brembana, già molto attraente di suo sebbene carente a livello infrastrutturale. Insomma la Regione Lombardia c’è, nei fatti, concretamente».

Tra gli interventi, quello del consigliere regionale Roberto Bruni che ha annunciato la volontà di presentare una mozione di tutti i consiglieri bergamaschi in Regione per chiedere l’apertura della casa da gioco.

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