Scalata al Pirellone: 3° un bergamasco
Fra le donne primo e secondo posto orobico

Tre minuti e 53 secondi: è il tempo impiegato dal bergamasco Mario Poletti - terzo classificato - per scalare i 710 gradini lungo i 127 metri dei 31 piani del grattacielo Pirelli. Il primo posto è andato invece al tedesco Thomas Dold, che ha anche battuto il record che apparteneva a Marco De Gasperi (3’ 44’’). Dietro di lui, Alberto Gramegna da Domodossola (Verbania) con il tempo di 3’51’’.

È una bergamasca anche la vincitrice della gara femminile: Daniela Vassalli, (nella fotografia il suo arrivo) infermiera agli Ospedali Riuniti di Bergamo, ha coperto il tragitto in 4’31’’. Al secondo posto un’altra bergamasca, Vittoria Salvini, in 5’ netti. Al terzo posto un’atleta della Valsesia (Vercelli), Manuela Brizio con 5’02’’.

Il Vertical sprint, la scalata dei monumenti più alti del mondo, è una gara internazionale che coinvolge numerosi atleti, gli skyrunners. Per quanto riguarda il grattacielo Pirelli, la scalata è giunta alla seconda edizione e, da quest’anno è inserita nel circuito mondiale.

Il via alla gara è stato dato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che ha ricordato come «il Pirelli sia non solo l’orgoglio della Regione Lombardia ma anche il simbolo della Lombardia nel mondo, non solo per la bellezza del palazzo noto in tutto il mondo per le sue caratteristiche architettoniche ma anche per lo spettacolo che si gode guardando dalle finestre del grattacielo più alto e più famoso d’Italia».

Il grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, è stato progettato dall’architetto Giò Ponti nel 1956 ed è l’edificio in cemento armato più alto d’Italia. Al termine della gara, subito dopo le premiazioni, effettuate dal presidente Formigoni, il Pirelli è stato aperto al pubblico.

(Nella foto qui sotto la bergamasca Daniela Vassalli, prima fra le donne, e il tedesco Thomas Dold, primo fra gli uomini, premiati da Formigoni)


Per la prima volta i lombardi, circa mille ancora prima dell’apertura, hanno potuto accedere al Belvedere (così viene chiamato il 31° piano del Pirelli) oltre che con gli ascensori, anche salendo i 710 gradini del grattacielo, ripercorrendo il tragitto dei campioni. Al termine della fatica hanno ricevuto un attestato che certifica l’avvenuta salita a piedi del grattacielo.

(24/02/2008)

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