Scuola, valanga di ricorsi per le nomine degli insegnanti

Scuola, valanga di ricorsiper le nomine degli insegnantiSono già arrivate 350 proteste formali, se ne attende un migliaio. Oggi rush finale per le assunzioni. I sindacati denunciano: inizio delle lezioni nel caos, circa 1.700 posti da coprire con le supplenze

Giornata calda, oggi, per la scuola. Nel palazzone di via Pradello 12, sede dell’ex Provveditorato, a mezzogiorno di ieri erano già arrivati, consegnati a mano, circa 350 ricorsi sui punteggi dei precari. Se ne attendono in totale un migliaio, sostengono i sindacati, per posta. Oggi è in carnet il rush finale per completare le assunzioni in ruolo dei prof, ne mancano 57 su 247, un buon 20 per cento. Per finire oggi, così come vuole il ministero, è prevista infatti l’uscita degli elenchi tanto attesi. Si tratta delle graduatorie permanenti di terza fascia, in versione definitiva, che saranno pubblicate in tarda mattinata o nel primo pomeriggio e consultabili solo sul sito Internet del Centro servizi amministrativi di Bergamo (www.bergamo.istruzione.lombardia.it).

Il busillis ricorsi? Presto risolto. Anche senza l’esame in tempo utile di tutti i reclami, si riuscirà sul filo di lana a terminare l’impresa. In pratica per i 57 posti la maratona consisterà nell’individuazione dei candidati, mentre per la firma del contratto e la scelta della sede di servizio, i tempi slitteranno. Stesso discorso per l’analisi degli esposti: si procederà anche fuori tempo, utilizzando il principio dell’autotutela, cioè la legittima possibilità di correggere gli errori da parte dell’ex Provveditorato.

Spiega il provveditore, Pietro Snaiderbaur: «Intanto abbiamo esaminato quelli più urgenti, cioè delle persone meglio collocate in graduatoria, lasciando anche un certo margine. Il resto degli esposti, meritevoli di essere presi in considerazione, verrà valutato nei prossimi giorni, intervenendo subito nel caso in cui un insegnante avesse diritto al posto e non gli fosse stato assegnato». Continua perciò la corsa a ostacoli, con nuove correzioni di rotta. In ogni caso l’amministrazione sarebbe «soddisfatta» del numero dei ricorsi, che per ora giudica contenuto.

Le parti sociali sono molto critiche verso il ministero e parlano di un inizio delle lezioni – l’8 settembre – nel caos, senza tutti i prof in cattedra. Da coprire con le supplenze, infatti, ci sarebbero oltre 1.700 posti liberi per i docenti. Il compito, in questo caso, competerà alle scuole polo, cioè a una rosa di istituti che nominerà ognuno su un gruppo di materie, a partire dal 30 agosto (il calendario ufficiale dovrebbe uscire il 27). E puntano il dito anche contro le nomine in ruolo insufficienti, secondo la Cgil pari solo al 7% dei posti: «Ci sarà il solito carosello delle supplenze e della continuità didattica interrotta».

E non è tutto. Il destino della graduatorie di terza fascia è in mano al Tar del Lazio, proprio oggi chiamato a decidere circa la richiesta di sospensiva dei provvedimenti ministeriali sul punteggio. Una decisione che, se dovesse essere favorevole ai ricorrenti, congelerebbe gli elenchi, così faticosamente venuti alla luce.

Una spada di Damocle sui precari appena nominati in ruolo e per quelli che attendono la supplenza. In ogni caso per le prime nomine, dal 30 agosto, si pescherà per primi dagli elenchi sicuri (prima e seconda fascia). La telenovela quindi non è finita. Prima per il cambiamento in corsa dei punteggi dovuto alla normativa ballerina, poi per i frequenti intoppi del «cervellone» ministeriale, oggi per il Tar, nei prossimi giorni per le correzioni in base ai ricorsi e inoltre a una verifica nazionale. «L’ex provveditorato si è detto disponibile alla verifica, a livello nazionale, di una questione – precisa Corrado Ezio Barachetti (Cgil-scuola) –: a Bergamo, a differenza di altre province, non sono stati riconosciuti negli elenchi i punti relativi alle abilitazioni aggiuntive e ai corsi di perfezionamento».

«Se tutto starà in piedi – aggiunge Mario Fiorendi, Cisl-scuola – è grazie alla nostra collaborazione e alla disponibilità dell’ex provveditorato». Loris Renato Colombo (Snals): «Abbiamo chiesto di accelerare le supplenze, la situazione più grave si registra nella scuola primaria». Giovanni Pelligra (Uil-scuola): «Al personale non docente sono stati tagliati 190 posti e su una compensazione (almeno di 49 posti) la direzione scolastica regionale non ci ha risposto nulla». Il personale non docente (Ata) è comunque in dirittura d’arrivo: completata oggi la partita ruolo (42 posti), quella supplenze sarà pronta entro il primo di settembre.

(25/08/2004)

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