Scuole, più autonomia, no a portfolio e voti

Innalzamento dell’obbligo scolastico, autonomia degli istituti, nessun portfolio degli alunni. Sono alcune delle novità annunciate dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni in una nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico 2006/2007, trasmessa a docenti, dirigenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Si tratta di una serie di indicazioni chieste a più voci dopo i cambiamenti alla legge Moratti, voluti dal nuovo governo. La circolare azzera i punti controversi della precedente riforma. Ecco nel dettaglio i punti principali della nota di indirizzo: I NODI DA AFFRONTARE: il miglioramento dei livelli di apprendimento e l’estensione dell’istruzione; il recupero di motivazioni e partecipazione degli studenti; un contrasto efficace alla dispersione e all’abbandono precoce; una scuola inclusiva nei confronti di tutte le diversità, intese non come ostacolo, ma come valore; La fiducia pubblica verso la funzione e l’operato degli insegnanti e della scuola; il legame sempre più stretto con la comunità e le sue articolazioni sociali ed istituzionali. AUTONOMIA AL CENTRO DELLA RIFORMA: L’autonomia scolastica e l’interazione, nei contesti locali, tra le diverse autonomie, costituisce il quadro di riferimento principale dei processi di innovazione e di riqualificazione di cui l’intero sistema educativo ha bisogno. Imporla dall’alto, con atti dirigistici, legislativi o amministrativi, sarebbe un grave errore, condannato in partenza all’incomprensione e all’inefficacia. FORMAZIONE CONTINUA DELLA COMUNITÀ EDUCANTE: Il docente va costantemente sostenuto e arricchito da iniziative di formazione che devono interessare anche i dirigenti scolastici e tutto il personale amministrativo tecnico e ausiliario. INNALZARE OBBLIGO SCOLASTICO, TUTTI IN CLASSE DA 3 A 16 ANNI: qualificare la formazione di base: questa ambiziosa meta, che sarà oggetto di prossimi interventi, può essere realizzata solo mediante un ripensamento in chiave unitaria e progressiva dell’intero percorso educativo che va dai 3 ai 16 anni. TUTOR: Le disposizioni su questa figura prevista dalla riforma Moratti sono state disapplicate. Tutte le funzioni che erano state individuate per il tutor rientrano - hanno spiegato i sindacati illustrando i contenuti del provvedimento elaborato da viale Trastevere - nell’attività, nelle funzioni e nell’orario di servizio di tutti gli insegnanti e saranno svolte in base all’autonomia scolastica. PORTFOLIO: Le scuole non dovranno procedere alla compilazione del portfolio. Si precisa che ogni forma di documentazione riferita al percorso degli alunni può essere utilizzata dalle scuole a fini educativi, ma è tassativamente escluso che possa valere ai fini della certificazione e della attestazione e dunque avere una valenza pubblica e amministrativa. Riguarda esclusivamente la relazione educativa alunno-insegnante- genitore, in linea con le raccomandazioni del Garante Privacy. VALUTAZIONE: La valutazione e la relativa documentazione sono di competenza di tutti i docenti; l’attestazione dei traguardi intermedi - nei passaggi da un periodo didattico all’altro, ad esempio - sono affidati a semplici schede di valutazione; i modelli valutativi saranno gli stessi utilizzati prima della rforma; la certificazione delle competenze sarà proposta, in via sperimentale, solo per l’ultimo anno del primo ciclo.ORGANICI: È spostato - sempre secondo quanto hanno riferito i sindacati - all’anno scolastico 2008/2009 il termine per la revisione degli organici del personale docente della scuola secondaria di primo grado. ANTICIPI SCUOLA DELL’INFANZIA: In mancanza di una definizione di nuove professionalità e delle modalità organizzative la circolare stabilisce che non saranno adottati, a livello centrale, provvedimenti sugli anticipi. ORARIO SCOLASTICO: Anche l’organizzazione dell’orario scolastico e della suddivisione dei relativi compiti didattici va ricondotta ad una coerenza ed unitarietà di impianto, evitando la frammentazione in una miriade di attività. In ogni caso l’attribuzione dei monte ore per le diverse attività didattiche, l’articolazione dei tempi dedicati ai laboratori o ad altre attività progettate, i tipi e i modi delle corresponsabilità previste in relazione alla conduzione delle attività didattiche di aula e di laboratorio, con il gruppo classe o con gruppi diversamente formati, tutto questo attiene all’autonomia progettuale della scuola e trova i suoi criteri esplicitati nel Piano dell’Offerta Formativa.(02/09/2006)

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