Scuole superiori: al via otto nuovi indirizzi

Ne erano stati richiesti 19. Bloccati quelli simili ai percorsi della riforma Moratti

Sono per lo più corsi professionali diurni, in provincia, e colmano aree che ne erano sprovviste seguendo l’onda del decentramento per «decongestionare» poli cittadini e avvicinare a casa studenti che oggi fanno i pendolari verso la città. Questo è il volto dei nuovi indirizzi, otto, della scuola superiore che verranno attivati in Bergamasca da settembre 2004, pensati anche per combattere gli abbandoni scolastici e innalzare il numero dei diplomati.

Oggi andranno sul tavolo della Giunta provinciale per l’approvazione. L’operazione è stata diretta dall’assessorato provinciale all’Istruzione, che fa capo a Guido Armando Fornoni, attraverso il nuovo Comitato provinciale di indirizzo e coordinamento della rete scolastica e formativa, e ha richiesto molti passaggi. Il piano scolastico sarà infine trasmesso alla Direzione scolastica regionale della Lombardia per l’applicazione.

È l’istituto «Betty Ambiveri» di Ponte San Pietro a fare il pieno, portandosi a casa quattro nuovi indirizzi professionali. I corsi di operatore elettrico, elettronico e telecomunicazioni per la qualifica professionale (primi tre anni, con biennio comune) rispondono alle esigenze degli studenti che abitano nella zona dell’Isola, priva di indirizzi tecnico industriali, e che oggi frequentano l’Istituto «Pesenti», dopo che da settembre 2003 ha accorpato il «Puglisi», prima dipendente dal «Galli». Il «Betty Ambiveri» guadagna anche l’operatore meccanico termico, presente solo in città, al «Pesenti», e a Treviglio, al «Mozzali».

L’istituto «Rubini» di Romano ottiene l’indirizzo di perito aziendale e corrispondente lingue estere (Erica), ma potrà attivarlo solo se chiuderà l’Igea oppure il Mercurio, per via del numero limitato di studenti.

L’Alberghiero di Nembro, autonomo da settembre 2003 (già sezione staccata dell’Alberghiero di San Pellegrino), potrà aprire dal prossimo anno scolastico il corso di tecnico dei servizi turistici per tutto il quinquennio mentre oggi, dopo la terza, i ragazzi sono costretti a raggiungere San Pellegrino o si spostano in indirizzi simili presenti a Clusone e in città.

La Provincia esprime anche parere favorevole, richiesto ma non obbligatorio, per le scuole non statali, per l’attivazione del biennio comune tecnico e professionale all’Istituto paritario «Santa Maria Consolatrice» a Sant’Omobono Imagna (gestito dall’Opera Sant’Alessandro) e per il biennio comune liceale di area umanistica all’istituto paritario «Rezzara - Figlie della Sapienza» di Clusone.Risultato: pochi i nuovi indirizzi, rispetto ai 19 richiesti, di cui tre dalla Provincia e gli altri da 11 dei 41 istituti superiori statali. Tra i grandi esclusi ci sono, per ora, anche indirizzi che potrebbero partire più avanti, stoppati su criterio comune del Pirellone per i percorsi simili alla riforma Moratti, di cui si attende ancora il decreto attuativo relativo ai canali dopo la terza media. Parliamo della città con i licei economici chiesti dal «Galli» e dal «Belotti» e l’indirizzo musicale allo scientifico «Mascheroni».

(11/12/2003)

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