Seicento anni dopo rivive la battaglia dei Rota

La lotta tra Guelfi e Ghibellini in terra bergamasca dà una lezione di pace. Si intitola «In ponte Leminis» la giornata proposta dall’associazione Gens Rota et Terrae Rotharum che ha in programma di rilegge un avvenimento storico della Valle Imagna. L’appuntamento prevede celebrazioni civili e religiose per rivivere la tragedia del 3 luglio 1404, quando sull’antico ponte di Almenno, detto «della Regina» i guelfi valdimagnini, guidati dal combattente Andriolo Rota di Rota d’Imagna, vennero sorpresi e trascinati prigionieri a Bergamo e in gran parte uccisi da truppe di Ghibellini di Brembilla, Sedrina e Villa d’Almè. A seicento anni da quella battaglia l’associazione «Gens Rota» vuole ricordare un pezzo di storia per lanciare un messaggio di pace per far tacere le guerre e il terrorismo. Il programma della manifestazione inizierà domenica alle 10, nella chiesa della Madonna del Castello di Almenno San Salvatore, con la celebrazione di una Messa presieduta da monsignor Daniele Rota. Seguirà una relazione dello studioso Paolo Manzoni sull’avvenimento medioevale. Nel pomeriggio, alle 14,30 la manifestazione si sposterà in Valle Imagna: nella chiesa di San Siro di Rota ci sarà un momento religioso guidato dal parroco don Stefano Bonazzi e la relazione «In monte de Rotha…Gens Rota di parte Guelfa» presentata da Aquilino Rota. Alle 17, al santuario della Cornabusa, seguirà una celebrazione presieduta da don Gianfranco Capoferri, parroco di Ponte Giurino, al termine della quale, Giovanni Salvi presenterà uno studio dal titolo «La tragedia di Brembilla, Lemine e Valdimania».

(27/10/2004)

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