Servono campanello, fari e giacchetta...
Sulla ciclabile la «dotazione da minatore»

Per accedere alle gallerie della pista ciclabile della Valle Brembana i ciclisti «devono munirsi di campanello, fari anteriori e posteriori e giacchetta catarifrangente. Insomma, pare quasi la dotazione d’un minatore».

Il tema - con la disputa fra pedoni e ciclisti - torna di attualità con la lettera che ci ha inviato il nostro lettore Andrea M., ormai un «esperto» della situazione. Il quale aggiunge: «Ciò che non capisco è il fatto che per i pedoni non vi siano regole ...».

Ecco la sua lettera
«Buongiorno,
forse ricorderete la mia precedente lettera inerente la situazione delle ciclabili della provincia. Oggi vi scrivo per riportare le scelte intraprese da alcuni Comuni per ovviare alla “disputa” tra ciclisti e pedoni.

Sì, perchè da tempo in val Brembana sono spuntati alcuni cartelli con tanto di regolamento per l’accesso alla ciclabile, con punti discutibili. I ciclisti infatti, per accedere alle gallerie, devono munirsi di campanello, fari anteriori e posteriori e giacchetta catarifrangente. Insomma, pare quasi la dotazione d’un minatore.

Ciò che non capisco è il fatto che per i pedoni non vi siano regole (di nuovo). Sì, perché se una bici per accedere alle gallerie necessita di tutto ciò, un pedone allora dovrebbe munirsi a sua volta di giacchetta più torcia o frontalino per rendersi visibile, e di fischietto per segnalare correttamente la propria presenza.

Inoltre, dovrebbe esserci il divieto assoluto d’accesso (almeno quello) alle gallerie in compagnia di cani anche se muniti di guinzaglio, considerando che quasi sempre il guinzaglio è allungabile ed il cane è lontano metri dal proprietario, occupando così tutta la sede della ciclabile.

Lo so, sono proposte fantascientifiche le mie, ma sognare non costa nulla, no? Vorrei poi far notare con le foto la situazione di stamane delle gallerie tra San Giovanni Bianco ed i piani di Scalvino. A San Giovanni è segnalato in ingresso di ciclabile il fatto che le due gallerie di loro competenza sono chiuse per problemi all’impianto d’illuminazione (che novità... e fra l’altro complimenti come sempre al genio che mise le lampade a livello del terreno dentro a gallerie perennemente bagnate).

Peccato che qualcuno poi abbia pensato di spostare una transenna per accedere lo stesso alla galleria totalmente al buio (altro genio).

Si prosegue a Camerata e lì, invece, i cartelli non esistono proprio. Peccato che abbiano tutte le gallerie senza illuminazione a loro volta. Risultato? Anatemi lanciati al ritorno contro chi non ha piazzato i divieti d’accesso e attraversamenti folli della sede della statale in prossimità del ristorante Baracca di Camerata. Complimenti come sempre.

Un ultimo appunto: a San Pellegrino le staccionate a lato della ciclabile sono a dir poco marce, cedute in vari tratti. Sarà che il materiale vale quel che vale, e non è mai stato dipinto per proteggerlo dall’acqua... ma tutto ciò è pericoloso.

Attendiamo fino a quando un ciclista, magari scartando un cane vagante, finisce nel Brembo?
Cordiali saluti e buon lavoro».
Andrea M.

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