Siccità: il Sebino cala a vista d’occhio Gli esperti: aspettiamoci il peggio

Crisi idrica, la situazione è allarmante. Lo conferma il Consorzio dell’Oglio, avvertendo che il peggio deve ancora venire: nella prima decade di luglio si prevede, infatti, una crisi idrica senza precedenti. Al punto che, per trovare un’analoga situazione, occorre risalire al 1933.

Intanto, dagli Stati generali convocati a Parma per analizzare la situazione dei grandi laghi lombardi in deficit di acqua, è stata decisa la formazione di un gruppo di lavoro in Regione coordinato dall’Autorità di bacino del fiume Po e che dovrà monitorare la situazione e stabilire a breve termine le linee guida per fronteggiare la crisi idrica alle porte sul Sebino e sul fiume Oglio.Nel frattempo il lago d’Iseo prosegue la graduale discesa verso il raggiungimento del livello di -30 centimetri sotto lo zero a Sarnico. Nell’estate del ’49 il lago raggiunse -50 centimetri sotto lo zero a Sarnico. Ma gli esperti confermano che quest’anno potrebbe essere peggio delle annate siccitose del ’49, ’76 e 2003. Le ultime precipitazioni, misurate in 10 millimetri in Val Camonica, non hanno contribuito in forma rilevabile a tonificare il bacino lacuale. Gli aflussi d’acqua a Lovere-Costa Volpino e di deflusso a Sarnico rimangono scarsi, a livelli da record negativo.

Il direttore del Consorzio bresciano Massimo Buizza, sottolinea che servono interventi precisi, tra questi la possibilità di un ulteriore svaso dei serbatoi idroelettrici Enel della Valcamonica di almeno 15 milioni di metri cubi, in un periodo di 15 giorni, per rendere disponibile la risorsa idrica per i turni irrigui nella bassa pianura. Quindi la deroga ad oltrepassare il limite minimo di regolazione del lago d’Iseo, previsto dalla concessione a -30 centimetri, per un periodo utile a gestire l’emergenza. Il tutto è stato demandato al gruppo di lavoro regionale. Ma i tempi sono stretti e ci stiamo ravvicinando ad una situazione che potrebbe farsi davvero complicata se non adeguatamente affrontata.

Sul fronte dell’agricoltura, dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti si segnala che in Lombardia, dopo la situazione di gravissima carenza idrica, si sono verificati forti temporali e grandinate che hanno determinato problemi in molte zone della regione. La situazione meteo sulla regione è in evoluzione e la Coldiretti sta tenendo sotto stretto controllo tutto il territorio per segnalare prontamente i danni alle coltivazioni. In provincia di Bergamo la grandinata di ieri ha colpito soprattutto la Valle Imagna, in particolare i comuni di Locatello, Rota Imagna, Fuipiano Valle Imagna e S. Omobono. Chicchi grossi come arance (dal peso di 400 grammi) hanno danneggiato case, stalle, macchine e trattori. Un meleto è stato completamente distrutto, così come il secondo taglio di prati e pascoli, già fortemente compromesso dalla siccità.

(30/06/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA