Sicurezza ambientale, fondi certi ma pochi

Nonostante la sicurezza - sul fronte della criminalità come su quello ambientale - sia uno dei temi più sentiti dai cittadini, la Regione deve fare i conti con risorse limitate. L’assessore Buscemi non ha fatto giri di parole presentando al vertice sulla sicurezza il suo programma agli amministratori della Bergamasca: «I soldi che abbiamo non bastano a coprire i tutti danni, soprattutto quelli dei privati. Siamo sotto il 50% dei danni subiti. I risultati migliori sono nell’ambito pubblico, anche perché strade, ponti e scuole hanno la priorità». Riguardo all’alluvione del novembre scorso, la Regione ha 80 milioni di euro da distribuire a fronte di richieste per cento milioni.

Con simili notizie non poteva mancare qualche attrito con i sindaci dei paesi che ancora portano i segni di alluvioni e smottamenti. Il sindaco di Brembilla, Gianni Salvi, ha invitato a una riflessione: «Se deludiamo i cittadini - ha sostenuto - dovremo affrontare momenti di tensione sociale. Nella ripartizione dei fondi ho avuto l’impressione che si tenda a soddisfare molti piccoli disagi piuttosto che aiutare pochi che hanno subito gravi danni». Fabrizio Gusmini, primo cittadino di Gandellino, ha invece chiesto conto della ripartizione dei fondi: «C’è una sproporzione non vorrei fosse una mancanza di autorevolezza della nostra provincia. Noi abbiamo necessità di dare risposte ai nostri cittadini, abbiamo problemi di intervenire su infrastrutture di salvaguardia anche di beni pubblici, perciò è utile che ci vengano chiariti i criteri impiegati».

(09/10/2003)

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