Sicurezza, Bergamo beffata dal Governo
«Niente truppe al fianco della polizia»

Il Governo ha cancellato Bergamo dall’operazione Strade Sicure, e la nostra città non beneficerà dell’invio di truppe alpine per il rafforzamento della sicurezza pubblica.

«È stato trasmesso da pochi giorni alla Commissione Difesa della Camera - spiega Gregorio Fontana, deputato bergamasco di Forza Italia e membro proprio della Commissione Difesa - il nuovo piano dell’operazione Strade Sicure che prevede l’impiego in molte province d’Italia di uomini delle forze armate al fianco di Polizia e Carabinieri per il presidio del territorio. Il nuovo piano sancisce la definitiva cancellazione della provincia di Bergamo dall’elenco delle realtà beneficiate dall’inviodi truppe alpine per il rafforzamento della sicurezza pubblica».

Si tratta, aggiunge Fontana, «dell’ennesima promessa mancata da parte del Governo tradendo le rassicurazioni fatte dal Ministro Alfano, che aveva garantito il ripristino degli Alpini a Bergamo al fianco delle Forze dell’Ordine, ed un adeguato aumento dell’organico di Polizia e Carabinieri nella nostra Provincia che, come noto, ha uno dei più bassi rapporti fra popolazione e forze dell’ordine a livello nazionale. Invece ci troviamo di fronte ad una vera a propria beffa; se pensiamo che, in questi giorni, nella vicina Monza i giornali locali sottolineano come un fronte unito e compatto, formato da forze politiche, enti locali e Prefettura, è riuscito ad ottenere decine di militari che sono al fianco di Polizia e Carabinieri per il controllo del capoluogo e del territorio della Brianza».

Fontana parla di «una vera e propria gaffe dell’esecutivo, anche dovuta all’immobilismo degli amministratori e delle forze politiche di centrosinistra della nostra Provincia. Bergamo è stata così privata dell’importante contributo delle truppe alpine, in particolare per la vigilanza fissa a siti ed obiettivi sensibili (stazioni, autolinee, centri cittadini etc), che avrebbe liberato preziose risorse di Polizia e Carabinieri da utilizzate nelle funzioni di investigazione e di contrasto alla criminalità».

Fortunatamente «siamo ancora in tempo per cercare di correggere questo grave errore poiché, grazie all’ordine del giorno da me presentato, e accolto dal Governo, l’Esecutivo ha dato la disponibilità a rivedere la sua scelta di privare Bergamo del contingente di Alpini. Ora la strada è aperta ma si tratta un obiettivo realizzabile solo se vi saranno un concreto interesse, e una opportuna mobilitazione, da parte delle forze politiche e delle istituzioni locali bergamasche e se verranno superate le pregiudiziali ideologiche di una certa sinistra, da sempre allergica agli uomini in divisa, come ha dimostrato a Milano il sindaco Pisapia, che tra i suoi primi atti da sindaco ha sloggiato i militari dell’operazione Strade Sicure dalla sua città».

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