Sindaci lumbard sul piede di guerra
«Stretta sui soldi agli stranieri»

Contributi comunali che dovrebbero servire per pagare la bolletta o la mensa e che invece vanno in Marocco o in Senegal, attraverso i money transfer, aggirando così i controlli bancari imposti dall’Isee (l’indicatore dei redditi).

Contributi comunali che dovrebbero servire per pagare la bolletta o la mensa e che invece vanno in Marocco o in Senegal, attraverso i money transfer, aggirando così i controlli bancari imposti dall’Isee (l’indicatore dei redditi).

È la truffa denunciata da alcuni sindaci della Lega, che annunciano una stretta sui contributi sociali agli stranieri e chiedono più controlli sui servizi che consentono di inviare denaro nel mondo, nel giro di pochissimi minuti e alla portata di tutti.

Chiunque – tramite i money transfer - può infatti inviare o ricevere denaro in contanti, in qualsiasi Paese. È sufficiente presentare un documento d’identità e non è necessario essere titolari di un conto bancario o postale, né possedere una carta di credito. Chi effettua l’invio, deve solo precisare il nome e la nazione del destinatario. Un sistema che - secondo i lumbard - è sempre più usato dagli stranieri per mandare nei luoghi d’origine i sussidi che ricevono dal comune bergamasco di residenza per affitti, libri di testo o trasporto scolastico.

Secondo un’analisi diffusa dalla Lega sui contributi sociali assegnati da quattro comuni campione (Azzano, Cologno, Verdello, Brignano) per un totale di 30.424 residenti italiani e 4.323 stranieri, è emerso che il 66,5% va a beneficio di cittadini italiani, mentre il 33,5% a stranieri. Se però si analizza la quota pro capite il divario diventa fortemente sproporzionato: a fronte di 32 euro di media per i cittadini italiani, gli immigrati ricevono più del triplo, 114 euro.

Leggi di più su L’Eco in edicola venerdì 13 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA