Tassa di sbarco a Montisola: 1 euro
«Sia un pedaggio “per” la bellezza»

Il 1° giugno è scattata la tassa di sbarco a Montisola. Il giudice del Tar di Brescia ha infatti respinto il ricorso della società Navigazione Lago d’Iseo che si era «messa di traverso» impedendo l’avvio della riscossione prevista in precedenza per il primo maggio.

Tra un paio di settimane toccherà quindi proprio alla società riscuotere l’imposta di sbarco (1 euro) per conto del Comune di Montisola. Attività che la Navigazione Lago d’Iseo non credeva di dover essere tenuta a fare.

L’obiezione più importante del ricorso presentato davanti ai giudici di via Zima consisteva nel fatto che la norma obbliga alla riscossione dell’imposta di sbarco le compagnia di navigazione di linea marittime mentre non dice nulla di quelle lacustri. Il Tar ha però messo le due tipologie di navigazione sullo stesso piano. «Non pare condivisibile - si legge nell’ordinanza - l’assunto teso ad escludere i tragitti lacustri dall’ambito di applicazione della disposizione, alla luce della ratio sottesa alla scelta legislativa di coinvolgere i gestori del servizio pubblico di trasporto su acqua, i quali assicurano i collegamenti (di linea) tra l’isola e la terraferma». Nel testo si precisa inoltre che «non si ravvisano ragioni per differenziare le isole collocate in mezzo a un lago da quelle circondate dal mare, anche perché il fenomeno turistico rappresenta il connotato qualificativo di entrambe».

La tassa servirà a finanziare iniziative a carattere turistico. «È stato stabilito che le risorse - spiega il sindaco di Montisola Fiorello Turla - circa 250mila euro, visto che in media in un anno sbarcano sull’isola 250mila visitatori, andranno per l’abbellimento del territorio come per esempio la sistemazione dei sentieri». Una questione però rimane sospesa. Non tutti i visitatori saranno tenuti a pagare l’imposta (esenti a parte e cioè residenti, proprietari di seconde case, disabili, studenti e lavoratori pendolari e minori sotto i 14 anni). Lo dovrà fare solo chi naviga su traghetti di linea, non chi raggiunge l’isola a bordo di mezzi privati (inclusi i «taxi» della cooperativa barcaioli per esempio). Questo dice la legge.

Con Legambiente che sottolinea l’importanza di questa decisione: «I proventi della tassa, adottata da MonteIsola, sono stati giustificati per la manutenzione e la pulizia dei sentieri, obiettivi questi condivisibili per un territorio da tempo trascurato. Si tratta ora di far conoscere come verranno spese le risorse incassate dai visitatori di Montisola» spiega Dario Ballotta: «Per non vanificare l’uso di tale tassa di scopo non dovrà trattarsi solo di un pedaggio “sulla bellezza”, ma di un pedaggio “per la bellezza”, in cui i visitatori possano riconoscersi negli interventi che l’amministrazione pubblica realizzerà. Diversamente, il prelievo verrà letto come uno dei tanti modi per rimpinguare le aride e indebitate casse comunali».

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