Tassa per le auto dei pendolari?
Milano ci sta facendo un pensierino

L’assessore ai Lavori pubblici: «Le strade di Milano sono usate dal doppio delle auto dei residenti, questo comporta un costo che oggi pesa tutto sulle spalle di chi vive in città».

Secondo il Comune di Milano sono 800mila: sono i pendolari che ogni giorno entrano a Milano con la propria auto nel capoluogo ma abitano altrove, spesso fuori provincia. Secondo la ricostruzione de «La Repubblica», in un incontro con i consiglieri comunali, l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti si è fatto sfuggire un eloquente commento: «Le strade di Milano sono usate dal doppio delle auto dei residenti, questo comporta un costo che oggi pesa tutto sulle spalle di chi vive in città: bisognerebbe trovare un modo di distribuire il contributo di tipo impositivo su oltre 2 milioni di persone e non solo sui residenti: bisognerebbe fare un’operazione a livello di Città metropolitana».

Per carità, siamo a livello di pour parler, tanto che il collega al Bilancio, Roberto Tasca, si è affrettato a rilevare come «non ci sia ancora un’idea strutturata in tal senso» ma serva «una riflessione laica e senza ipocrisia». E il pensiero va non solo ai pendolari bergamaschi che ogni giorno a Milano entrano in auto (non necessariamente in Area C, dove si paga già), ma anche a quelli dei paesi dell’hinterland che quotidianamente premono su Bergamo. Ogni giorno sono 68mila.

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