Telecom rimborsa entro fine gennaio gli utenti Internet raggirati dai «dialer»

Utenti Telecom beffati dai «pirati» di Internet, è arrivato il momento del rimborso. E’ infatti ad una svolta la questione delle bollette telefoniche astronomiche provocate dai famigerati «dialer», ossia i programmi che modificano il numero di connessione a Internet, dirottando la chiamata su numeri 709, 166 e 899: Telecom Italia ha avviato, in questi giorni, i primi rimborsi.

Nella bergamasca, 2500 utenti raggirati

La notizia arriva da Federconsumatori, in prima linea, a livello nazionale ma anche provinciale, al fianco delle migliaia di utenti che si erano ritrovati stratosferiche sorprese in bolletta. Solo in Lombardia sarebbero oltre 52mila le persone che hanno fatto domanda di rimborso. «Nella Bergamasca - spiega Umberto Dolci, presidente della Federconsumatori di Bergamo - il numero si aggira intorno a 2.500. Dall’ultimo incontro avuto con i vertici della compagnia telefonica abbiamo saputo che il 27% degli utenti lombardi interessati è stato rimborsato. Telecom si è impegnata a soddisfare le richieste totali entro la fine di gennaio. Resta tuttavia una nota negativa: se nelle bollette telefoniche non figureranno più le voci relative ai numeri in questione, i gestori dei relativi servizi a pagamento potrebbero comunque farsi avanti e richiedere il saldo di quanto speso».

Chi sono i «dialer»

I «dialer» sono dei piccoli programmi (.exe) che permettono all’utente di collegarsi a un numero telefonico cosiddetto a valore aggiunto, ovvero a pagamento. Nel tranello sono cadute migliaia di vittime, inconsapevolmente ingannate dai «banner» e dagli annunci pubblicitari di numerosi siti web che proponevano loghi e suonerie, sfondi e trucchi per videogame, materiale per adulti, ma anche da siti «tradizionali» nei quali gli utenti venivano invitati a scaricare «gratuitamente» software, musica Mp, guide elettroniche e persino appunti e tesine in vista dell’imminente esame di maturità. Nel maggio scorso - in seguito alle proteste degli utenti e delle associazioni dei consumatori (Federconsumatori tra tutte, ma anche Adoc, Adusbef, Codacons) - Telecom aveva annunciato la rinuncia a incassare le somme in bolletta derivanti dal traffico improprio e la restituzione degli importi già pagati per gli utenti in grado di dimostrare di essere stati sviati da informazioni non corrette o non precise.

Come ottenere il rimborso

ccorre presentare denuncia per «truffa contro ignoti» agli organi di polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia); inviare copia della denuncia all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni; pagare a Telecom solo il traffico telefonico riconosciuto, escludendo i costi dei collegamenti contestati (esempio 70X); inviare a Telecom, tramite raccomandata, una copia della denuncia insieme alla copia del bollettino di pagamento, diffidando la stessa dal disattivare la linea telefonica.

Chi avesse già pagato l’intero importo della bolletta, potrà chiedere un rimborso. Dal 1° giugno, inoltre, è possibile richiedere la disattivazione gratuita e permanente delle telefonate dirette ai numeri 709X, recentemente il Garante dei dati personali ha confermato la possibilità degli utenti telefonici di richiedere, in caso di contestazione, al proprio gestore telefonico il dettaglio dei numeri chiamati, compresi quelli a tariffazione speciale. Tale informazione permetterà di individuare con certezza gli importi che si ritengono non dovuti e, quindi, i responsabili dei numeri nei confronti dei quali si chiede di procedere ai sensi di legge. È importante sapere anche che in base alla delibera n. 9/02/Cir dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (art. 4, comma 1) i numeri in questione non possono esser utilizzati per vendere servizi, ma solo per la connessione a Internet.

(16/12/2003)

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