Tra le province di Bergamo e Brescia il turismo punta sul «sistema dell’acqua»

Le Comunità montane del lago d’Iseo, della Valcamonica, della Valle di Scalve e della Valcavallina puntano sul «sistema dell’acqua», il progetto che, coordinato dalla Secas (la Società per lo sviluppo di quest’area) intende valorizzare il territorio in chiave turistica. Il progetto scommette anzitutto sulla capacità di azione comune e il «sistema dell’acqua» cui si riferisce è quello composto dai laghi Sebino, Endine e Moro, i fiumi Oglio e Dezzo, da stazioni termali e sciistiche nel triangolo compreso tra i due aeroporti di Orio al Serio e Montichiari, collegati dall’autostrada, e Edolo.

Sui due lati e dentro il triangolo isoscele che si forma dati i punti di riferimento, ci sono tre laghi (Sebino, Endine e Moro), due fiumi (l’Oglio e il Dezzo), cinque stazioni termali (Boario, Trescore, Gaverina, Angolo e Ome), tre stazioni sciistiche (Montecampione, Schilpario-Colere e Borno). Neve, dunque, acqua di lago e di fiume, acqua e benessere termali e in mezzo cultura, natura, occasioni di divertimento. In campo enti pubblici e operatori privati, con l’obiettivo comune del rilancio turistico.

Valter Sala, presidente della Secas, spiega così le prime «tappe» del progetto: «Abbiamo incontrato i leader delle Comunità montana, adesso andiamo avanti con gli amministratori. Poi coinvolgeremo i privati, soprattutto in una fase di ascolto, perché agli operatori non siamo certo noi a dover spiegare come attirare i turisti. A quel punto possiamo definire sulla carta il progetto vero e proprio che ci costerà per la redazione 30-40 mila euro. Il risultato verrà proposto alla Regione». E, se la Regione darà il via libera, il sistema dell’acqua comincerà a prendere forma.

(03/05/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA