Traffico di cocaina dalla Spagna
Raffica di arresti e sequestri

Ci sono anche due donne italiane e cinque marocchini - tre dei quali domiciliati in provincia di Bergamo - tra i 15 arrestati dalla Fiamme gialle di Brescia nell'ambito della maxioperazione chiamata Gerione. Le indagini, avviate all'inizio del 2007, hanno portato dietro le sbarre Abdelfettah e Azeddine Assili domiciliati a Castelli Calepio (Bergamo), Nicola Caccavale residente a Pavia, Gianfranco Del Re residente a Genova, Raffaele Di Guida residente a Vellezzo Bellini (Pavia), Mohamed Ezzaouya domiciliato a Sesto San Giovanni (Milano), Donato Grandone residente a Rozzano (Milano), Vincenzo Montrone residente a Vellezzo Bellini (Pavia), Jamal Rhila domiciliato a Romano di Lombardia (Bergamo), Mhamed Sakrani domiciliato a Milano, Anna Spera residente a Rozzano (Milano) e Vincenza Valenti residente a Pavia. Altre tre persone sono irreperibili.

Oltre ai cento chilogrammi di cocaina provenienti dalla Spagna e sequestrati da febbraio a aprile 2007, nello stesso periodo le indagini avevano portato al sequestrato di due chilogrammi di cocaina in operazioni a Palazzolo sull'Oglio (2 febbraio 2007) e Romano di Lombardia (2 aprile 2007). In queste operazioni vennero arrestate quattro persone, tra le quali Abdelfettah Assili, al vertice dell'organizzazione. Le indagini sono iniziate quando i militari del Gico hanno notato un maghrebino di Palazzolo sull'Oglio che andava frequentemente in Spagna e Olanda usando auto di grossa cilindrata. In seguito è emerso il ruolo di Abdelfettah Assili quale importante grossista nordafricano di cocaina.

L'uomo, in particolare, comprava partite di alcuni chilogrammi da Ezzaouya e gestiva i rapporti con altri grossisti tramite il fratello. I finanzieri hanno quindi individuato nel Milanese un'altra organizzazione, riconducibile a tre pregiudicati di Rozzano, fornitori a loro volta di Ezzaouya. Si tratta di Montrone, Grandone, Di Guida, Caccavale e Valenti. Dal Re, domiciliato a Genova ma di origini pugliesi, era in grado di reperire e piazzare la coca di provenienza spagnola a un prezzo di circa 30mila euro al chilogrammo per un prodotto puro all 80-90%, che gli inquirenti definiscono concorrenziale, tanto che attirava clienti perfino dal Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA