Tragedia di Linate: 50 parentie 250 avvocati alla prima udienza

Erano state otto le vittime bergamasche, che ora chiedono giustizia. Prossima udienza il 16 gennaio

È iniziato a Milano con l’udienza preliminare il processo per il disastro aereo di Linate, avvenuto l’8 ottobre dell’ anno scorso, nel quale morirono 118 persone nello scontro in pista fra un piccolo aereo privato e un aereo di linea svedese. Sono 11 le persone coinvolte nell’inchiesta della procura milanese: agli indagati è stata contestata l’aggravante della colpa con previsione o cosciente. L’unico presente oggi in aula era l’ex amministratore delegato dell’Enav, Sandro Gualano. Dei parenti delle otto vittime bergamasche era presente solo Paola Rota, che quel giorno perse mamma, papà e un fratellino. Gli oltre 250 avvocati e i 50 parenti sono stati spostati nell’aula più grande del tribunale milanese, quella della prima Corte d’Assise e d’Appello: uno dei parenti si è presentato in aula reggendo cartelloni con le foto delle vittime, ma non gli è stato permesso di appendere alle pareti i manifesti. Quattro i legali bergamaschi, in rappresentanza di una parte delle vittime della nostra provincia. Le difese, secondo il racconto dei legali, si starebbero organizzando per difendere tutti in modo uniforme, con il riconoscimento del danno morale: un modo questo per ridare dignità alle persone scomparse. Una trattativa riservata sarebbe in corso con tutti gli enti coinvolti: Sea, Enac e Enav. La presenza di una cittadina americana fra le vittime potrebbe far volare in alto l’entità dei risarcimenti: questo sulla base della giurispridenza e delle decisioni delle corti Usa che hanno sempre riconosciuto risarcimenti superiori di quanto non accada, in caso di disastri aerei, in tutto il resto del mondo.

(20/11/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 21 novembre 2002

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