Trello e Cornasola, in pericolo 800 persone Bertolaso: situazione di rischio elevato

Una trentina di persone residenti a Trello e Cornasola - le località in territorio di Lovere che rischiano di sprofondare - hanno partecipato oggi ad una riunione, alla quale sono intervenuti il sindaco della cittadina lacustre, Vasco Vasconi e il geologo Gilberto Zaina, incaricato delle indagini idrogeologiche, i cui risultati dovrebbero consentire di stabilire natura, estensione e portata del fenomeno.

Sono evidentemente preoccupate perchè da diversi mesi a questa parte si sono manifestate in maniera sempre più evidente, crepe e fessurazioni nei muri delle loro case, nei giardini, nei cortili e sulle strade. In fenomeno che esteso, che interessa complessivamente circa 800 persone residenti nelle due località.

Adesso, la vicenda di Trello e Cornasola è finita anche sul tavolo del responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso che, sulla base di sopralluoghi compiuti anche dai suoi esperti, ritiene che la situazione presenti un rischio molto elevato. Bertolaso sollecita nuove indagini, chiede alla Regione di farsi carico dei costi che ammontano a 200 mila euro, e ha messo in allerta sia il Ministero dell’Ambiente che l’autorità del bacino del Po, perchè finanzino studi e interventi necessari per fermare il dissesto in atto e mettere in sicurezza gli abitanti.

L’origine di questi fenomeni non è ancora stata del tutto chiarita. Un primo studio, commissionato dall’Amministrazione comunale ha dato le prime indicazioni: due falde acquifere stanno erodendo il sottosuolo, già soggetto ad alterazioni dovute a eventi naturali, ma anche ad interventi di rilevanti dimensioni, come la realizzazione della Galleria di Lovere.

Ma, per poter intervenite in maniera appropriata - fa sapere Bertolaso - servono altri accertamenti. Proprio per questo nei prossimi giorni partirà il secondo lotto di indagine, che dovrebbe fornire dati geognostici relativi a tutte le zone interessate dai fenomeni. Si tratta di indagini necessarie per comprendere la pericolosità dei fenomeni, per progettare i sistemi di monitoraggio, e i possibili interventi. Si rende necessaria - aggiunge il responsabile della Protezione civile - anche una indagine statica su tutti gli edifici lesionati.

Insomma, a Trello e Cornasola è emergenza, si debbono stringere i tempi: Ministero, Regione e responsabili del sottosuolo, debbono fare la loro parte, e in fretta, senza lesinare finanziamenti. Per evitare che succeda l’irreparabile.

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