Treni, arriva l’obliteratrice... fai da te
«Prevedo discussioni e proteste»

Se l’obliteratrice non c’è o non funziona non è necessario, come era una volta, rivolgersi al capotreno. Ora basta in fai da te...

Ma il sistema rende perplesso in nostro lettore Tommaso, secondo il quale la novità «si presterà oltremodo a non poche discussioni e proteste».

«Visto che siamo in tema di controllo dei biglietti ferroviari effettuato inefficentemente - scrive in una lettera alla redazione -, vorrei segnalare il modo con cui Trenord tenta di risolve i problemi, aggirandoli nel tentativo di sopperire alle proprie inefficenze o, chissà, forse alla ricerca di metodi alternativi per incastrare il passeggero disattento di turno».

Racconta Tommaso: «Il 25/09/2015 ho acquistato un biglietto per Rho Fiera e con mia sorpresa ho notato che in fondo al biglietto hanno apposto una nuova dicitura: in caso di guasto delle obliteratrici sostanzialmente si obbliga il passeggero a convalidare il biglietto a mano».

«Non so da quando è stata introdotta e da chi è stata autorizzata questa nuova regola, visto che con i biglietti precedenti (vedere il biglietto acquistato il 28/04/2015) la prassi prevedeva la convalida da parte del capotreno».

«Certamente questa nuova regola non risolverà a mio parere il problema sollevato dalla lettrice sui controlli inefficienti effettuati dal personale addetto, ma si presterà oltremodo a non poche discussioni e proteste».

«Forse, nell’era delle tecnologie, sarebbe sufficiente un’obliteratrice digitale posta all’interno delle carrozze, anche se ritengo che per prima cosa rimanga sempre l’onestà del cittadino».

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