Treni in ritardo, protestano 200 pendolari A Verdello intervengono i carabinieri

Pendolari in rivolta e treni soppressi a causa di nuovi guasti sulla linea ferroviaria che tocca Bergamo. Dopo il guasto di un locomotore alla stazione di Vignate che ha paralizzato la linea Milano-Brescia il 6 ottobre, e il blocco alla stessa tratta imposto lunedì in piena ora di punta, oggi è andato letteralmente in tilt il traffico ferroviario sul raddoppio Bergamo-Treviglio. È accaduto alle prime luci dell’alba, verso le 4, e si è protratto fino alle 9 del mattino, bloccando circa 400 pendolari che da Treviglio Ovest e Verdello avrebbero voluto raggiungere Bergamo.

I disagi principali sono stati sopportati dai passeggeri diretti a Bergamo, con convogli soppressi e ritardi che hanno sfiorato anche i novanta minuti, a causa di un interscambio ferroviario non funzionante per ore, mentre in direzione di Treviglio-Milano si sono verificati «solo» dei ritardi.

Secondo quanto riferito dagli operatori della stazione di Verdello, verso le 4 del mattino è andato in blocco l’interscambio ferroviario tra i due binari, a poche centinaia di metri dalla stazione di Bergamo. I tecnici impegnati alle prime luci dell’alba hanno capito che si sarebbe potuto viaggiare solo su un binario, con circolazione regolare solo verso Milano.

Dopo la soppressione del Verdello-Bergamo delle 5.40 l’oddisea vera e propria è iniziata con il convoglio delle 7.06, sempre per la Città: decine di studenti si sono ritrovati bloccati a Verdello, con il treno appena arrivato da Treviglio fermo sui binari. Stessa situazione per altri quattro convogli tra le 7.33 e le 8.39, tutti provenienti da Milano o da Cremona. È quindi esplosa la protesta: i pendolari hanno inscenato un blocco simbolico del binario inutilizzato (lato Ovest del raddoppio), mentre i capi stazione venivano accerchiati da studenti e lavoratori che chiedevano per lo meno qualche chiarimento. Di fronte alla protesta che rischiava di degenerare, è stato chiesto l’intervento dei carabinieri e della Polfer di Treviglio, che hanno presidiato la stazione fin quando la situazione ha cominciato a normalizzarsi, ovvero dalle 9 in avanti.

Il primo treno a riprendere regolare servizio verso Bergamo è stato il 9.26, mentre per tutte le partenze previste tra le 7 e le 8 e mezza si sono registrati ritardi tra i 60 e i 90 minuti. Non è andata meglio al treno per Cremona che aveva raggiunto Verdello alle 8.39: è rimasto in attesa di un segnale di «via» fino alle 11.30, per poi essere soppresso.

Trenitalia si è limitata alle solite spiegazioni tecniche, mentre il parlamentare della Lega Nord, Giacomo Stucchi si è premurato di presentare un’interrogazione su quanto si è verificato a Verdello e Treviglio al Ministro dei Trasporti Pietro Lunardi, per chiedere se il Ministero, in accordo con le Ferrovie, non intenda istituire servizi alternativi in casi d’emergenza come quello verificatosi nella giornata di oggi.

(11/10/2005)

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