Treviglio, commercianti contro il degrado del centro storico

I commercianti di Treviglio, uniti dal 1981 nell’associazione Botteghe del centro, denunciano lo stato di degrado in cui versa la città da qualche anno, in particolare modo nel centro storico. «Il centro di Treviglio, con i suoi antichi palazzi e monumenti, invece di essere il fiore all’occhiello della città, è ogni giorno più sporco, disorganizzato e in stato di abbandono – denuncia Mauro Bonfanti, presidente dell’associazione - Non esiste un adeguato arredo urbano, l’illuminazione è insufficiente, alcuni immobili sono ormai fatiscenti e bancarelle di ambulanti stazionano senza criterio sotto il Palazzo comunale». In piazza Garibaldi, antistante l’imponente edificio dell’ex Upim, la cui destinazione non è ancora stata stabilita, staziona, abbandonato ormai da mesi, un palco in legno, utilizzato per varie iniziative d’intrattenimento, mentre giostre per bambini e chioschi di verdura fanno da cornice alla Basilica di San Martino e al suo antico campanile. In via Verga, in pieno centro storico, un cantiere edile, non protetto da pannelli, crea da oltre un anno nuvole di polvere, oltre ai calcinacci a terra che causano disagio e degrado. I settanta commercianti aderenti all’associazione sono quindi preoccupati per la sorte del centro storico, che i cittadini trevigliesi frequentano sempre meno, disertando anche i negozi. Per questo motivo hanno richiesto nuovamente l’intervento dell’Amministrazione comunale, dimostrandosi disposti a fornire idee e progetti per la riqualificazione della zona. Il primo cittadino si è però impegnato a rispondere alle esigenze dei commercianti assegnando una delega al commercio e all’edilizia pubblica al consigliere di An Andrea Cologno, nominato venerdì scorso. Il nuovo consiglio direttivo dell’associazione, a cui si è impegnato a partecipare il consigliere delegato Cologno, si riunirà per la prima volta nei prossimi giorni. Infatti, dopo le dimissioni dello storico presidente Silvio Gelmi, il vice Mauro Bonfanti ha preso la direzione del gruppo introducendo alcune novità. In particolare Bonfanti ha affiancato agli undici consiglieri un gruppo di cinque giovani commercianti, per rivitalizzare gli animi dei soci e studiare nuovi progetti d’intervento.

(05/10/2004)

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