Treviglio, denunciate due persone per usura

La Guardia di Finanza di Treviglio ha denunciato due persone con l’accusa di usura e altre 10, tutti imprenditori, per fatturazioni false.

È stata un’intervista rilasciata all’«Eco di Bergamo» nel novembre 2001 dal titolare di una ditta di autoriparazioni a far partire l’inchiesta della Guardia di Finanza di Treviglio che ha portato alla denuncia di due persone per usura. L’uomo era stato costretto da difficoltà aziendali a fare ricorso a un prestito: 80 milioni, restituiti tra mille difficoltà. Alla fine ne ha sborsati 274, in due anni e tre mesi, e per chiudere si era indebitato per circa 150 milioni con banche e conoscenti. Gli investigatori sono riusciti ad arrivare alla svolta finale nei giorni scorsi: i due denunciato sono di Bergamo (una è pensionata, l’altra era già finita in un’inchiesta simile). Dieci imprenditori, da San Pellegrino alla Bassa, sono stati denunciati per frode fiscale: il titolare della ditta di autoriparazioni era stato costretto a emettere fatture per operazioni inesistenti, tutto per frodare al fisco l’Iva. Il tasso usuraio del prestito, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, era pari a circa il 50 per cento annuo. Le Fiamme Gialle recuperato a tassazione di circa 80 mila euro, denunciando inoltre una delle persone indagate per usura anche per esercizio abusivo del credito.

(04/02/03)

Su L’Eco di Bergamo del 05/02/03

© RIPRODUZIONE RISERVATA