Treviglio, per la cascina «Ganassina»studenti dell’Agrario sul piede di guerra

Dopo la richiesta di una società di Verbania - che chiedeva di impiantare un maxi centro stampa - il Comune aveva indicato questa come l’unica struttura ipoteticamente utilizzabile. Ma la Provincia - che ne è proprietaria - non ha ancora deciso se accettare la proposta

L’idea di veder trasformata la cascina Ganassina in un centro stampa proprio non va giù ad allievi e genitori dell’Istituto agrario Cantoni di Treviglio: la struttura, secondo loro, è e deve rimanere un laboratorio pedagogico al servizio della scuola. E così questa mattina - quando tre tecnici di uno studio di Bergamo si sono presentati per rilevamenti per conto di non meglio precisati nuovi proprietari - gli studenti hanno minacciato di dissotterrare l’ascia di guerra.
La vicenda aveva preso le mosse in seguito alla richiesta di una ditta di Vernania, che ha chiesto al Comune di Treviglio di identificare un’area dove poter impiantare una società tedesca che stampa periodici europei. L’assessore all’Urbanistica, Luigi Minuti, aveva indicato che per una maxi-tipografia l’unica area idonea era proprio quella della cascina Ganassina, in via Pagazzano, di proprietà della Provincia. L’ipotesi era stata segnalata all’Amministrazione provinciale: la Provincia ancora non ha risposto al Comune e oggi, attraverso il suo presidente Valerio Bettoni, ha confermato di non aver inviato alcun tecnico per i rilievi, e che comunque una decisione verrà presa solo settimana prossima. In ogni caso gli alunni del Cantoni hanno confermato oggi che non hanno nessuna intenzione di abbandonare la Ganassina: oltre a decenni di storia alle spalle, la struttura ha il vantaggio di una posizione strategica (raggiungibile a piedi) e di tannti progetti già avviati che non possono essere interrotti. Insomma gli studenti sono pronti a dare battaglia.

(19/11/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 20 novembre 2002

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