Trieste invasa dalle penne nere

Cinquemila penne nere bergamasche hanno invaso Trieste per la tradizionale adunata. Gli alpini orobici sono stati fra i primi a raggiungere la cittadina nonostante la marea di auto, pullman e camper. Trieste appare imbandierata, percorsa da migliaia di «veci e bocia» (si calcola siano 350 mila) a piedi o su specie di trabiccoli ricavati da vecchi «Ape», macchinine da golf o trattorin. Nonostante il caldo, le penne nere non rinunciano a pesanti camicie a quadrettoni e simil-scarponi da montagna.

I circa 5 mila alpini bergamaschi presenti - la stima è del presidente della nostra sezione, Antonio Sarti - sono accampati un po’ dappertutto, in hotel, su camper, in tenda. I bergamaschi sono tra i più affiatati e compagnoni. Alcuni sono già in fibrillazione per l’adunata del 2006 che - a vent’anni dal secondo raduno nazionale in terra orobica (il primo avvenne nel 1962) - vorrebbero si svolgesse a Bergamo.

Domattina alle 8,30 partirà la sfilata che durerà una decina di ore, davanti al vicepremier Gianfranco Fini e al ministro Carlo Giovanardi. In tribuna - garantisce l’Ana bergamasca - ci saranno anche il sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani, e il presidente della Provincia, Valerio Bettoni. Sarà anche premiato il gruppo medico-chirurgico dell’ospedale da campo dell’Ana che fu fortemente voluto dall’allora presidente provinciale (e in seguito, dall’’84 al ’98, presidente nazionale) Leonardo Caprioli, presente anche lui all’adunata di Trieste.

(15/05/2004)

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