Troppo care le tariffe Bas dei rifiuti: i commercianti faranno ricorso al Tar

Le nuove bollette dei rifiuti rischiano di far finire in bolletta anche i commercianti. A lamentarsi per i conti salati presentati dalla Bas sono soprattutto ristoranti, pub, bar, mense e birrerie, ma anche fruttivendoli, fioristi, pescherie, pizzerie e banchi di mercato, al punto che la Confesercenti si è fatta portavoce delle proteste, annunciando che verrà presentato un ricorso al Tar, contro la delibera del Comune. Claudio Re, responsabile dell’Ufficio Studi della Confesercenti non usa mezzi termini: sono stati adottati - dice - criteri discrezionali nella ridistribuzione dei costi di servizio della Bas sull’utenza che non hanno attinenza con la legge. A suo tempo Confesercenti aveva chiesto all’assessorato competente di avere conoscere i metodi di formazione delle tariffe, ma non aveva ottenuto risposta. L’associazione ritiene, oltretutto, che le tariffe siano state sovrastimate rispetto a quanto stabilisce il decreto Ronchi.

A Palazzo Frizzoni, tuttavia, la pensano diversamente: secondo l’assessore al Bilancio, Franco Tintorio, la Bas ha fatto il piano industriale, specificando i costi del servizio e la sua ridistribuzione sull’utenza, in base alle impostazione contenute nel decreto Ronchi, e i dati di Bergamo sono in linea con quelli di altre città. Ma tuttavia, cifre alla mano, il passaggio dalla vecchia tassa alla nuova tariffa - che è legata all’effettiva produzione di rifiuti e non più solo ai metri quadri dell’abitazione e dell’attività commerciale - ha comunque comportato rincari decisamente pesanti che, secondo i commercianti, vanno dal 50 al 100 per cento.

(01/08/2003)

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