Tumore al polmone, alle Gavazzeni piano europeo di controllo e prevenzione

«Dante» alle Gavazzeni. Si chiama come il grande poeta il primo studio europeo randomizzato per a verificare se la diagnosi precoce su larga scala tramite l’uso estensivo della Tac spirale e di markers molecolari sia in grado di ridurre la mortalità per tumori al polmone in pazienti asintomatici. Il piano è arrivato alle Cliniche Humanitas Gavazzeni di Bergamo, frutto del lavoro dell’Unità operativa di Chirurgia toracica dell’Istituto Clinico Humanitas, di Rozzano (Milano), diretta da Gianni Ravasi. Nella sede milanese il piano è già operativo da 3 anni e ha finora coinvolto 1.535 pazienti, mentre altri 120 sono in lista d’attesa. Il progetto si occuperà dei grandi fumatori (almeno 20 sigarette al giorno da circa 20 anni), maschi e di età compresa tra i 60 e i 74 anni. È sostenuto dalla sezione provinciale della Lega italiana per la lotta contro i tumori e dal Rotary club Bergamo nord, e gode del patrocinio dell’Asl.

In Italia, il cancro polmonare è la prima causa di morte per tumore tra gli uomini e la terza tra le donne. E la mortalità per questo tipo di neoplasia, a Bergamo, è superiore alla media lombarda. I volontari verranno sottoposti a visita medica completa, utilizzando la Tac spirale ed effettuando la radiografia del torace oltre a un esame dell’espettorato. Ogni anno, poi, verranno ripetuti gli stessi esami clinici sui pazienti inseriti nel programma. In caso di esito sospetto, gli accertamenti verranno approfonditi.

(23/02/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA