Università: gli studenti occupano il rettorato per protestare contro la riforma Moratti

Anche l’Università di Bergamo - come del resto è accaduto in molti altri atenei italiani - ha aderito alla protesta contro la riforma Moratti, in particolare contro l’eliminazione dei ricercatori - oggi primo gradino per la carriera accademica - trasformati in precari con contratti a tempo determinato. Altro punto contestato il passaggio a tempo pieno dei docenti a tempo parziale con conseguente aumento di stipendio. I part time sono di solito liberi professionisti che conciliano due carriere e che, secondo i ricercatori, potranno continuare a farlo nonostante l l’aumento di ore di docenza (oggi 60, il doppio entro due anni) previsto per tutti i docenti universitari. La manifestazione di protesta è stata organizzata dagli studenti presso la sala del Seminarino. L’assemblea, alla quale hanno partecipato anche docenti di ruolo e ricercatori, si è conclusa con l’occupazione simbolica del rettorato. Il rettore Castoldi ha colloquiato a lungo con i dimostranti, rispondendo alle domande a manifestando preoccupazione per il futuro dell’università bergamasca permanendo, da parte del ministero, il blocco dei finanziamenti al tetto dell’anno 2000 e il blocco delle assunzioni di personale docente e amministrativo, cosa che blocca a sua volta la partenza delle lauree specialistiche.

(04/03/2004)

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