Usura a Bergamo, arrestato 61enne di Alzano Lombardo. Già scarcerato

Arrestato con l’accusa di usura e scarcerato perchè incensurato e a piena disposizione degli inquirenti. È successo la scorsa settimana ad un 61enne residente ad Alzano Lombardo che venerdì scorso è tornato in libertà dopo aver ammesso un giro di prestiti di centinaia di migliaia di euro. L’uomo era da diverso tempo nel mirino di un’indagine investigativa del nucleo provinciale della polizia tributaria della Guardia di finanza che aveva notato come l’uomo, pur non svolgendo alcuna attività lavorativa, mantenesse un altissimo tenore di vita. Costose auto, frequenti viaggi all’estero, abbigliamento curato e delle migliori marche di moda oltre a investimenti finanziari per centinaia di migliaia di euro a fronte di una dichiarazione dei redditi pari a poco più di 200 euro all’anno.

I controlli dei militari, che monitoravano le abitudine quotidiane del 61enne, sono arrivate ad una svolta la scorsa settimana quando un imprenditore bergamasco, convocato dalle fiamme gialle per chiarire i suoi rapporti finanziari con il 61enne, ha rivelato i giri di usura svolti dall’uomo. L’uomo, a causa di una grave crisi lavorativa, aveva infatti richiesto e ottenuto nel tempo numerosi prestiti dal 61enne che prestava il denaro anche con interessi che raggiungevano a volte il 300 per cento su base annua. Con la complicità dell’imprenditore, gli agenti hanno assistito ad un incontro tra l’uomo e il suo usurai che i militari hanno arrestato in flagranza di reato proprio dopo che il 61enne aveva intascato un assegno consegnatogli dall’imprenditore. Le successive perquisizioni personali e domiciliari hanno poi consentito il sequestro di centinaia di cambiali ed assegni per un calore complessivo superiore a 100.000 euro, documentazione bancaria attestante investimenti finanziari e depositi per oltre due milioni di euro, due auto di grossa cilindrata per un valore superiore a centomila euro nonchè un vero e proprio schedario che l’uomo usava per registrare minuziosamente ogni singolo cliente con le somme concesse in prestito, quelle incassate e quelle ancora da ricevere. Si tratterebbe di oltre trecento contatti di casalinghe, vedove, pensionanti, piccoli commercianti di Bergamo e provincia che, in difficoltà economica, richiedevano prestiti sin dal 1988. Dopo l’arresto avvenuto la scorsa settimana, l’uomo è stato poi scarcerato perchè incensurato e a disposizione degli inquirenti per il proseguo delle indagini.

(22/11/2004)

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