Valverde: chiesa chiusa fino a lunedì

I vigili del fuoco anche oggi hanno eseguito sopralluoghi per verifiche strutturali in città e in provincia e hanno proseguito l’intervento in supporto dei colleghi di Brescia nelle zone più colpite

Proseguono, anche in Bergamasca, accertamenti e verifiche dopo il terremoto della mezzanotte di mercoledì. La chiesa di Valverde resterà chiusa almeno fino a lunedì: la struttura ha riportato danni, con caduta di calcinacci dalla volta ottocentesca affrescata, e i vigili del fuoco, affiancati dai tecnici del Comune, l’avevano dichiarata inagibile. La parrocchia oggi ha confermato che lunedì saranno collocati ponteggi per mettere in sicurezza la struttura, che comunque non è pericolante: poi la chiesa potrà tornare ad accogliere i fedeli.

I vigili del fuoco anche oggi hanno eseguito sopralluoghi per verifiche strutturali in città e in provincia: a S. Paolo d’Argon gli accertamenti hanno riguardato l’abbazia Oasi dello Spirito, dove sono state trovate crepe nelle camere dei frati; verifiche anche a Carobbio degli Angeli e in due zone di Azzano San Paolo; a Bergamo i pompieri sono intervenuti in via Tremana e in vicolo San Lorenzo in Città Alta. Fortunatamente in nessun caso sono state trovate lesioni agli edifici che possano destare preoccupazioni.

Il comando dei vigili del fuoco di Bergamo anche oggi ha proseguito l’intervento in supporto dei colleghi di Brescia nelle zone più colpite: in azione 10 squadre, 21 uomini, due tecnici e una unità cinofila. Per la zona del Garda è partita oggi anche una squadra dell’Anpas di Gromo, l’Associazione nazionale pubbliche assistenze.

STATO DI EMERGENZA E 10 MILIONI DI EURO PER LE ZONE COLPITE

Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha telefonato al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: lo ha informato che il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto e stanzierà 10 milioni di euro. La conferma è arrivata da Formigoni, che ha ricevuto la telefonata mentre stava visitando l’asilo lesionato dalla scossa a Salò.

DAL CONVEGNO DI ERBUSCO SULLE COSTRUZIONI ANTISISMICHE

La capacità degli edifici di resistere a questa scossa è stato il dato più importante. Lo ha detto il vicecapo del dipartimento della protezione civile, Vincenzo Spaziante, al convegno che si è tenuto oggi a Erbusco sul tema delle Soluzioni innovative di progettazione e aspetti normativi in zona sismica. Spaziante ha aggiunto che «questo è forse l’elemento di maggiore tranquillità che devono sentire gli abitanti. Vedere che l’investimento fatto da loro, dall’amministrazione pubblica, ha portato dei risultati».

«Come sapete - ha ribadito l’esponente della Protezione civile - non abbiamo avuto nemmeno una vittima, con una scossa che avrebbe potuto causarne, e che forse ne avrebbe causate in altre parti del territorio nazionale. Non è il terremoto a uccidere le persone, ma la scarsa capacità di costruire».

(26/11/2004)

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