Varato dalla Giunta regionale il progetto di legge sui problemi dei «Piccoli Comuni»

Agevolazioni fiscali per favorire lo sviluppo economico, finanziamenti a fondo perso fino al 50% per le infrastrutture, incentivi per l’istruzione e la formazione professionale, semplificazioni burocratiche e amministrative. Sono queste le linee guida del progetto di legge «Piccoli Comuni» che la Giunta regionale ha approvato oggi su proposta dell’assessore al Bilancio e Affari Istituzionali, Romano Colozzi.

Il provvedimento intende affrontare le problematiche delle realtà locali fino a 2000 abitanti. Si tratta di 693 Comuni (il 45% del totale dei Comuni lombardi) che raccolgono poco meno del 10 per cento della popolazione regionale. Al valore demografico si affiancano anche ulteriori indicatori di marginalità infrastrutturale e socio-economica che rendono il Progetto di legge ancora più significativo.

Attraverso questo progetto di legge viene istituita quindi l’identità specifica del «Piccolo Comune», che sarà tenuta in considerazione in tutti i successivi provvedimenti di Giunta (Piani di riparto, finanziamenti, investimenti).

Il progetto di legge individua tre possibili agevolazioni.

Tributarie

Riduzione Irap del 25% per: esercizi commerciali esistenti e di nuova apertura(4 anni); imprenditoria giovanile e femminile (7 anni). Ciò significa, in previsione, l’insediamento di crica 7 mila nuove attività con un vbeneficio fiscale nei piccoli comuni di 55 milioni di euro. irca 55 milioni di euro.

Finanziarie

Incentivi per la permanenza degli abitanti nei piccoli comuni e per lo sviluppo economico e sociale quali in settori come Istruzione per garantire la presenza di istituti scolastici e l’attivazione di forme sperimentali di teleinsegnamento; contributi a fondo perso estesi fino a 50% per i piccoli Comuni; risorse per la formazione.

Burocratiche

Semplificazioni e deroghe per chi vive e lavora in questi territori, mirate ai settori del commercio; semplificazioni in materia di processi amministrativi con sportelli multifunzionali per attività «front line».

(27/02/2004)

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