Vilminore, centinaia di persone per l’ultimo saluto ad Andrea

Centinaia di persone hanno dato l’ultimo saluto, a Viminore, ad Andrea Arrigoni, l’investigatore privato protagonista della sparatoria di Verona nella quale sono morti anche due agenti della polizia e una donna. C’era tutto il paese per quel giovane che era benvoluto e considerato tenero, corretto, discreto e in nulla corrispondente all’immagine dello spietato killer che verrebbe dalla ricostruzione della tragedia nella quale ha perso la vita. Grande commozione nella chiesa, durante i funerali concelebrati da diversi sacerdoti e ai quali hanno partecipato anche il sindaco di Vilminore e quello di Osio Sotto, dove Arrigoni abitava e diversi rappresentanti della Comunità montana. Con la famiglia, l’avvocato Gianfranco Ceci, che ne sostiene la ricerca della verità sulla sparatoria. Le telecamere sono state tenute fuori dalla chiesa.

Commozione soprattutto durante il saluto finale della fidanzata di Andrea, Clara Dal Ben, che ha letto una lettera per ricordare l’uomo cui era legata da anni. Ha ricordato come fosse ormai «uno di famiglia» e ne ha messo in luce la discrezione, la delicatezza e l’affetto. Lo ha salutato, infine, con la frase che lui stesso usava tutte le sere, per darle la buona notte al telefono: «Dormi con gli angioletti». La stessa frase la rivolgeva ad Andrea la nonna Maddalena, ostetrica in Val di Scalve. È stata letta anche un’altra lettera, dei cugini di Clara, per ribadire la vicinanza nel dolore, ma soprattutto l’inspiegabilità di quanto accaduto.

(26/02/2005)

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