«Consegnateci una terra abitabile»

I giovani scesi in piazza il 15 marzo scorso per la crisi climatica torneranno a manifestare il prossimo 24 maggio.

Nel numero di eco.bergamo uscito domenica scorsa trovate cinque interviste a giovani studenti bergamaschi scesi in piazza per manifestare sulla crisi climatica globale. La prima è a Luca Niutta, 17 anni, di Brembate. «Consegnateci una terra abitabile», afferma. «È urgente ricorrere alle fonti rinnovabili e, considerando la situazione, tagliare lo sfruttamento delle risorse naturali. Le grandi realtà dovrebbero investire più fondi per la salvaguardia dell’ambiente, partendo dalla ricerca e dallo sviluppo di mezzi che permettano l’uso di nuove fonti energetiche. La società sempre più globalizzata ci rende più vicini ma non più fratelli. Già Benedetto XVI ammoniva a consegnare la terra alle nuove generazioni abitabile e coltivabile». Nella sezione aperta da questa intervista, dedicata a energia e clima, si parla di effetto serra, all’origine del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi, il termine coniato per definire le conseguenze delle emissioni antropiche . Non abbiamo ancora trovato, però, la soluzione per porre rimedio al riscaldamento del pianeta, che continuerà nei prossimi decenni.

L’Accordo di Parigi del 2015 impegna i governi a mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale ben al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali come obiettivo a lungo termine e punta a limitarlo a 1,5°C, per ridurre in misura significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti. Nell’ottobre scorso l’ultimo rapporto dell’Ipcc: già entro il 2030 l’aumento della temperatura media globale supererà gli 1,5°C. Intanto l’Italia ha presentato all’Unione europea il Piano integrato per energia e clima.

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