Pensioni d’invalidità, Bergamo la provincia con la percentuale più bassa

E’ Bergamo la provincia che ha meno pensioni di invalidità d’Italia. Lo rende noto uno studio dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia che evidenzia come negli ultimi sette anni, dal 1995 al 2002 le pensioni di invalidità dell’Inps sono scese a livello nazionale del 30 per cento con 2.665.000 pensioni per l’anno 2002.

E’ Bergamo la provincia che ha meno pensioni di invalidità d’Italia. Lo rende noto uno studio dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia che evidenzia come negli ultimi sette anni, dal 1995 al 2002 le pensioni di invalidità dell’Inps sono scese a livello nazionale del 30 per cento con 2.665.000 pensioni per l’anno 2002.

In percentuale, la massima concentrazione di pensioni di invalidità per quanto riguarda lo scorso anno si ha nella provincia di Catanzaro (14,58), seguita da Benevento (11,92) e Potenza (11,63). Fanalino di coda è Bergamo con l’1,61 per cento, contro la media nazionale del 4,61%.

In termini assoluti la provincia che detiene il record è invece Roma con 130.200 pensioni d’invalidità, seguita da Napoli con 97.000 e Lecce con 89.630. All’ultimo posto si attesta Sondrio con 6.100 pensioni di invalidità.

Durante il 2002 l’importo medio di invalidità, afferma ancora lo studio della Cgia di Mestre, è stato pari a 5.872 euro: rispetto a questo dato, Milano registra la cifra più alta, con 7.160 euro contro Isernia che, con 5.056 euro, si posiziona sull’ultimo gradino della classifica, come la città con l’importo più basso.

(06/08/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 07/08/2003

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