Lovable, il polo italiano
concentrato a Grassobbio

Due anni fa un primo piano di riorganizzazione europeo che culminò con l'annuncio della fine delle attività produttive in Italia e, di conseguenza, anche il fermo delle linee di confezionamento della Lovable di Grassobbio dove si decise di mantenere però attiva la sede amministrativa e il polo logistico. Il tutto con l'apertura per un anno della procedura di cassa integrazione straordinaria per 75 dipendenti sui circa 500 addetti.

Divenuti 44 nel corso nel secondo anno di copertura dell'ammortizzatore (in scadenza il prossimo giugno) dopo che 31 lavoratori hanno scelto la mobilità. Martedì 4 maggio, l'ufficializzazione dalla sede parigina del gruppo Branded Apparel, di un nuovo piano di riorganizzazione europeo che toccherà ancora l'Italia, ma questa volta (pur se a scapito dell'altro polo logistico nazionale di Pomezia, nel Lazio) potrebbe avere un'incidenza positiva su Grassobbio, con la creazione (come evidenziano dal sindacato) di 45 nuovi posti di lavoro.

Ma andiamo con ordine. La scorsa settimana il gruppo europeo Branded Apparel, cui fa capo anche la Lovable di Grassobbio, ha comunicato al Comitato Aziendale Europeo (CAE, organizzazione sindacale che riunisce le rappresentanze dei lavoratori di tutti i punti operativi del gruppo nel continente) l'avvio di un nuovo piano di riorganizzazione che inciderà sull'intera struttura del gruppo. Un intervento che sarà declinato operativamente nelle prossime settimane nel corso di incontri nazionali e che, per altro, avrà incidenza anche in Italia.

Nel nostro Paese, l'operatività di Branded Apparel si configura, oggi, con due poli logistici: a Grassobbio (dove fino ad ora gravitavano in particolare i prodotti a marchio Lovable e Fila) e a Pomezia (dove fino ad oggi gravitavano in particolare i prodotti a marchio Playtex). Circa 400 persone occupate a Grassobbio e quasi 150 a Pomezia. E proprio Pomezia, secondo quanto presentato ai sindacati, come conferma Raffaele Salvatoni della Femca-Cisl di Bergamo, «sarebbe il centro destinato a chiudere con il trasferimento delle attività che oggi gravitano in quel polo, sulla struttura logistica di Grassobbio».

La conferma del piano, martedì, è giunta dalla direzione dalla divisione italiana del gruppo, DBA-Branded Apparel Italia. «L'attuale organizzazione del gruppo per marchi non è più competitiva a causa della duplicazione delle funzioni per marchio, che in questo momento non possono più essere supportate per vie delle attuali condizioni di mercato e degli attuali livelli di vendita» spiega Elisabetta Pezzotta, responsabile delle risorse umane del gruppo. Che conferma pure l'impegno in termini di «ulteriori investimenti nelle aree strategiche di business per garantire maggiore solidità e competitività» da raggiungere anche «attraverso una struttura più efficiente» necessaria all'azienda per «sostenere la sua strategia di crescita nel lungo periodo».

Per quanto riguarda l'Italia, come spiega Pezzotta, «il piano prevede la centralizzazione di tutte le funzioni e la logistica delle merci nella sede di Grassobbio con la conseguente chiusura della sede di Pomezia». E proprio questo piano è al centro delle consultazioni sindacali. «Nel piano di riorganizzazione, Grassobbio assicurerà lo sviluppo delle attività di marketing e di distribuzione per tutti i marchi del Gruppo nel mercato italiano, tra cui Lovable, Playtex e Fila. Allo stesso tempo diventerà uno dei centri di eccellenza destinato a supportare le attività operative del Gruppo per specifiche categorie di prodotti». Questo, come conclude Pezzotta, «consentirà maggiori sinergie distributive e un incremento di efficienza anche in ambito commerciale e amministrativo. La centralizzazione del magazzino permetterà inoltre di ottimizzare le spedizioni, data l'elevata sovrapposizione di clienti chiave».

A livello sindacale, ovviamente, la situazione odierna la si vive con un doppio sentimento: se da un lato non si può nascondere il fatto che, questa volta Bergamo raccoglie una mezza notizia positiva, dall'altra c'è sempre la preoccupazione per il futuro: «Le decisioni assunte negli ultimi anni dal gruppo sono sintomatiche di strategie "continentali" - commenta Salvatoni -: se oggi abbiamo un ipotetico rafforzamento a Grassobbio non va sottovalutato il fatto che c'è la chiusura di Pomezia e che in futuro, con logiche di valorizzazione europee, il gruppo potrebbe scegliere di concentrare in poli europei, fuori Italia, la gestione di queste attività. Per questo l'impegno nostro sarà sempre quello di vigilare attentamente».

I contenuti del piano di riorganizzazione di Branded Apparel in Italia saranno comunque approfonditi nel corso del vertice sindacale, il 20 maggio prossimo: l'appuntamento sarà a Grassobbio con la direzione aziendale del gruppo e con le rappresentanze sindacali dei due poli logistici italiani.
 P. P.

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