Linificio, l'obiettivo dei sindacati:
cassa straordinaria per 24 mesi

La battaglia per salvaguardare il numero più alto possibile di posti di lavoro e di assicurare ai lavoratori in esubero le maggiori garanzie sul piano degli ammortizzatori sociali si giocherà nelle prossime settimane a livello di ministero del Lavoro. È quanto emerso venerdì pomeriggio all'assemblea dei lavoratori del Linificio Canapificio Nazionale di Villa d'Almè, durante la quale i sindacalisti hanno illustrato ai lavoratori l'esito dell'incontro dell'altro ieri con i vertici aziendali della Marzotto, cui fa capo il Linificio.

I vertici del gruppo - hanno spiegato i rappresentanti sindacali - hanno mantenuto i loro intendimenti sul futuro dello stabilimento bergamasco e cioè di aprire la procedura di mobilità per 63 lavoratori (54 operai e 9 impiegati) sui 98 attualmente in organico. La partita del Linificio di Villa d'Almè avrà come campo di gioco la capitale, nella sede del ministero del Lavoro, dove i destini della fabbrica bergamasca saranno accomunati a quelli dello stabilimento Marzotto di Fossalta di Portogruaro, destinato alla chiusura. Il confronto con i vertici della Marzotto avverrà dunque in quella sede. Quando, però, non si sa.

Da una parte i sindacati vorrebbero l'incontro il più ravvicinato possibile, anche perché giorno dopo giorno sono destinati ad esaurirsi i 75 giorni utili per raggiungere una intesa secondo le procedure di legge, anche se si rendono conto che la pausa agostana (e con i ministeri romani in vacanza) non gioca certo a loro favore. È probabile dunque - salvo sorprese - che il confronto possa tenersi ai primi di settembre, considerato che i 75 giorni scadrebbero il 30 settembre.

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