Donne e lavoro: la Bergamasca isola felice

La disoccupazione femminile nella nostra provincia ai livelli più bassi della regione. Crescono gli addetti nel settore terziario, calano nell’industria

Ancora positiva la dinamica dell’occupazione in Lombardia nel 2002: è quanto emerge dall’analisi dei dati medi annui sulle forze lavoro, di fonte Istat, elaborati da «Statistica e Osservatori» della Regione Lombardia. Gli occupati sono risultati 4.023.000, con un aumento, rispetto al 2001, di 64 mila unità (+1,6%).

A livello territoriale l’andamento dell’occupazione non è risultato omogeneo: accanto a tassi di crescita significativi osservati nelle province di Varese (+5,8%), Cremona (+5,6%), Lodi (4,7%), seguite da quelle di Pavia, Mantova, Milano e Lecco, si registra una diminuzione altrettanto significativa nella provincia di Como (-3,1%) e diminuzioni più lievi nelle province di Brescia, Sondrio e Bergamo.

Il terziario ha conseguito risultati decisamente al di sopra della media regionale nelle province di Lodi (+8,5%), Varese (+5,7%), Cremona (+5,1%), Mantova (+4,9%), Pavia (+3%), Bergamo (+2,8%), mentre è diminuito nelle province di Como (-3,8%), Brescia (-2,9%) e Lecco (-2,2%).

Nel contempo l’industria ha rafforzato i propri livelli occupazionali nelle province di Cremona (+14,3%), Varese (+5,7%), Milano (4,2%), Mantova (+3,8%), Lecco (+3,3%) e Pavia (2,8%), mentre cala nelle province di Lodi (-3,6%), Bergamo (-3,5%), Como (-2,2%) e Sondrio (-2%).

Il tasso di disoccupazione lombardo si è attestato su valori sostanzialmente uguali al 2002, 3,8% (2,6% maschile e 5,7% femminile). In Italia il tasso di disoccupazione è stato del 9,1% (7,1% uomini e 12,3% donne). Bergamo registra un tasso di disoccupazione molto basso, del 2,5% (in Lombardia è seconda solo a Lecco che ha un tasso del 2,1%).

Per quanto riguarda la disoccupazione femminile, invece la nostra provincia segna il tasso più basso di tutta la regione (4,5%). La disoccupazione maschile è invece la quarta più bassa, con l’1,3%, dopo Lecco (0,4%), Mantova (1,1%) e Como (1,2%).

Più del 60% dei nuovi posti di lavoro sono stati ricoperti dalle donne che da molti anni sono protagoniste indiscusse dell’espansione dell’occupazione in Lombardia (2,5% il relativo tasso di crescita medio annuo contro 1,1% dei maschi). In crescita l’occupazione «atipica»: quella dipendente a carattere temporaneo è cresciuta, su base annua, di 6 mila unità (+3,2%) e quella a tempo parziale di ben 23 mila unità (+8,3%).

Da L’ECO DI BERGAMO di venerdì 14 marzo 2003

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