Si diffondono i negozi in franchising Siamo al terzo posto in Lombardia

Cresce la voglia di investire nel «franchising» e Bergamo è tra le prime città in Lombardia (regione prima in classifica in Italia per «franchisor», vale a dire imprese affilianti), dopo Milano e Varese per numero di insegne. Un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio perché ritenuto dalle imprese uno strumento efficace di espansione anche in tempi di crisi. Alla base di un investimento nel «franchising» (commercio associato) ci sono la ricerca della sicurezza del lavoro e di un investimento oculato. Chi decide di diventare «franchisee» (impresa affiliata) non comincia da zero, ma ingloba un sistema già collaudato e che nella quasi totalità dei casi è garanzia di guadagno.

Il «franchising» crea occupazione: è, infatti, un settore con oltre 100 mila addetti che muove un giro di affari di circa 15 miliardi di euro. Che questo fenomeno stia prendendo sempre più piede nella Bergamasca è dimostrato anche dalla nascita di strutture «ad hoc» in grado di offrire ogni tipo di consulenza a tutti coloro che intendano avviare un’attività imprenditoriale in «franchising».

Parla bergamasco, infatti, «Franchisingfacile», il nuovo servizio di orientamento della Fif (Federazione italiana franchising) Confesercenti Bergamo, nato con l’obiettivo di creare un ponte tra domanda e offerta, ossia «franchisor» (affiliante) e «franchisee» (affiliato), sia sotto l’aspetto legislativo sia sotto quello contrattuale. E proprio l’aspetto legislativo ha indotto la Federazione italiana franchising Confesercenti ad offrire ai propri associati ed ai potenziali «franchisee» un momento di discussione e di chiarificazione, un «Franchising day», attraverso un convegno dal titolo «Il franchising, novità legislative e prospettive di sviluppo» che si è svolto al «Centro congressi Papa Giovanni XXIII» e che ha visto la partecipazione di autorevoli esperti del settore.

«Abbiamo svolto un’indagine conoscitiva - ha spiegato Gianluca Meloni, marketing manager Infofranchising.it (il canale europeo del "franchising") - sul profilo di chi è interessato ad avviare un’attività in proprio con il "franchising". Il dato emerso è che l’area che desta il maggior interesse è quella delle videoteche e videonoleggi. Seguono la categoria viaggi e turismo e «fast food» e «slow food». Per quanto riguarda la fascia d’età, il 68% dei candidati ha un’età media tra i 35 ed i 55 anni, momento della vita perfetto come maturità e disponibilità economica. Da non trascurare anche il dato crescente che evidenzia la rincorsa della donna imprenditrice».

«Il 2004 - ha aggiunto Nicola Passerini, consulente giuridico Fif - è stato l’anno di svolta per il "franchising", perché l’entrata in vigore della legge 129 del 2004 relative alle "Norme per la disciplina dell’affiliazione commerciale", ha colmato un vuoto normativo in un settore che andava a tutti i costi regolamentato». «Il franchising - ha concluso Giorgio Ambrosioni, vicepresidente della Confesercenti Bergamo - è un’opportunità unica per lo sviluppo del commercio nella Bergamasca. Noi vogliamo dare il nostro contributo offrendo la nostra consulenza a chiunque voglia entrare a far parte di questo sistema. Chi si affiderà a «Franchisingfacile» sarà accolto da una figura che effettuerà un’analisi delle sue esigenze e definirà un percorso di assistenza studiato su misura». «E per incentivare gli investimenti in "franchising" - ha commentato Pier Franco Devasini, vicepresidente della Federazione italiana franchising Confesercenti - potrebbe intervenire anche l’agenzia Sviluppo Italia che finanzierebbe parte dei costi per l’investimento iniziale. Un segnale importante perché testimonia l’interesse che questo settore sta muovendo intorno a sé, anche al di fuori degli ambienti di carattere strettamente commerciale».

(14/10/2004)

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