Grafo di Palazzago, tre licenziati
La Cgil: «Ci sono altre strade»

«Nel 2011, prima di lasciare senza lavoro la gente, si possono tentare altre strade». È il commento della Cgil di Bergamo dopo che alla Grafo di Palazzago, tipografia che impiega una trentina di lavoratori, tre persone sono state licenziate in tronco.

«Nel 2011, prima di lasciare senza lavoro la gente, si possono tentare altre strade». È il commento della Cgil di Bergamo dopo che alla Grafo di Palazzago, tipografia che impiega nell'attività di stampa e pre-stampa una trentina di lavoratori, tre persone sono state licenziate in tronco.

Paolo Montefusco, della segreteria provinciale della Slc-Cgil, commentando quanto è accaduto, scrive: «"A chi ci visita offriamo prima di tutto lo spazio dell'ascolto. Il primo passo per impostare un rapporto di fiducia" si legge sul sito dell'azienda. Di fiducia forse per i clienti, non certo per i lavoratori».

Venerdì scorso - spiega la Cgil nel comunicato - la direzione della Grafo ha convocato tre dipendenti (due donne, una delle quali al lavoro in quell'azienda da ventisei anni, ed un uomo) e ha annunciato il loro licenziamento con effetto immediato, motivato da una riduzione del lavoro.

Lunedì mattina davanti ai cancelli si è svolto un volantinaggio. «In una realtà - dice la Cgil - al di sopra dei quindici dipendenti c'è la possibilità di chiedere la cassa integrazione». 

«Insomma - continua Montefusco - nel 2011 ci sono altri percorsi da tentare prima di licenziare la gente. Siamo pronti a sederci al tavolo per discutere di tutto, tranne che di licenziamenti».

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