Aumenti, stangata per le famiglie
Trasporto marittimo alle stelle

Stangata per le famiglie italiane che pagano un conto molto salato a causa dell'impennata di prezzi e tariffe di servizi pubblici e privati: 2,9 miliardi in più tra giugno 2010 e giugno 2011, pari a 115 euro in più a famiglia. Il calcolo è dell'Ufficio studi di Confartigianato.

Stangata per le famiglie italiane che pagano un conto molto salato a causa dell'impennata di prezzi e tariffe di servizi pubblici e privati: 2,9 miliardi in più tra giugno 2010 e giugno 2011, pari a 115 euro in più a famiglia. Il calcolo è dell'Ufficio studi di Confartigianato sulla base dei rincari registrati nell'ultimo anno soprattutto nei servizi pubblici (trasporti, acqua, rifiuti). E anche spostandosi al privato le cose non migliorano soprattutto per chi si accinge a partire per le vacanze (carburanti, pedaggi autostradali, aerei).

Un vero e proprio boom ha caratterizzato il trasporto marittimo passeggeri: a giugno le tariffe per traghetti e aliscafi sono esplose del 52,8% rispetto all'anno precedente (contro una media del +14,4% del resto d'Europa). Aumenti a doppia cifra anche per il consumo di acqua: le tariffe sono cresciute dell'11,7% (l'aumento nell'Unione europea è stato del 3,6%).

Più cari anche i trasporti su rotaia: a giugno i rincari per i viaggi in treno si attestano all'8,4% (mentre nell'Ue si sono fermati al 2,4%). Negli ultimi 5 anni, tra giugno 2006 e giugno 2011, le tariffe ferroviarie sono aumentate di ben il 43,4%, praticamente più del doppio del +19,1% della media europea.

Rincari anche dei mezzi pubblici in città e dintorni: le tariffe dei trasporti urbani sono rincarate del 7,2% e quelle dei trasporti extraurbani del 6,3%. Costi all'insù anche per la raccolta rifiuti: in un anno i rincari nel nostro Paese sono stati del 4,5%, rispetto al + 2,5% della media europea.

Se dal pubblico si ci sposta al privato, le cose non migliorano, prosegue Confartigianato, soprattutto per chi possiede un mezzo di trasporto e si accinge a partire per le vacanze. A metà luglio, il costo del gasolio auto è salito del 20,8% rispetto ad un anno fa. Lo seguono la benzina verde (+15,8%) e il Gpl auto (+10,8%). Sui prezzi di benzina e gasolio pesa l'aumento registrato negli ultimi 12 mesi dalle accise sui carburanti: in pratica gli italiani pagano 1.073 milioni di maggiori imposte, pari ad un «contributo» di 43 euro a famiglia.

Per viaggiare in autostrada, poi, quest'anno si spende il 9% in più per i pedaggi. Bisogna pagare di più anche per assicurare il proprio autoveicolo: in Italia i prezzi delle assicurazioni dei mezzi di trasporto sono cresciuti del 5,3% (contro il +3,7% della media europea). E non va meglio se si decide di utilizzare l'aereo: in Italia i prezzi sono cresciuti del 13,9% (la media europea è del +8,3%).

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