Le Terme di Trescore si aggiudicano Boario

Nella cordata che ha rilevato la stazione camuna altri tre soci, tra i quali il presidente di Federturismo

Passa alla cordata guidata dalle Terme di Trescore e Zandobbio il comparto termale di Boario. La nuova società costituita appositamente per l’operazione, la Terme di Boario Spa, ha siglato l’accordo per l’acquisto del ramo d’azienda con Italaquae, la società del gruppo Danone a cui fa capo appunto la stazione termale camuna. Il passaggio di proprietà diventerà operativo dal primo gennaio.

La società bergamasca è capofila dell’operazione: detiene il 30 per cento del capitale della Terme Boario Spa, una quota quota che rappresenta la maggioranza relativa. Amministratore unico della società è proprio Paolo Bonini, direttore delle Terme di Trescore e Zandobbio e presidente della Fondazione per la ricerca scientifica di Federterme.

Della cordata fa parte anche Costanzo Jannotti Pecci, amministratore delegato delle Terme di Telese e presidente sia di Federturismo-Confindustria che di Federterme. Avranno poi un ruolo di primo piano nell’attività dell’azienda Ridolfo Paolo Latmiral, già socio della Birra Peroni Spa ed esperto di organizzazione, gestione e manutenzione di strutture termali, alberghiere e sanitarie e Maurizio Landolfi, amministratore delegato della Ellemme Impianti Spa, società che opera nel settore ambientale ed impiantistico.

Mentre alle Terme di Trescore e Zandobbio fa capo il 30 per cento della nuova società, gli altri tre soci, che ne fanno parte a titolo personale e non come rappresentanti delle aziende in cui operano, hanno quote non superiori. La compagine azionaria, comunque, è destinata probabilmente a subire variazioni già nelle prossime settimane. La società, infatti, è aperta a nuovi ingressi e ci sono già stati contatti con altri due potenziali soci. Le trattative a questo riguardo, con la sottoscrizione dell’accordo, subiranno un’accelerazione. Una volta completata questa fase, la società si darà una nuova struttura organizzativa.

«L’accordo rappresenta - si legge in una nota diffusa dalla cordata degli imprenditori che hanno rilevato la stazione termale al centro della Valcamonica – il coronamento di un lungo ed attento lavoro di ricerca, finalizzato all’individuazione di un partner di alto livello, all’altezza della storia delle Terme di Boario, dotato della volontà, dei mezzi e dell’esperienza necessari ad un loro pieno rilancio. Requisiti cui corrisponde perfettamente la società acquirente, costituita da imprenditori aventi decennale esperienza nel settore».

Italaquae è entrata a far parte del gruppo Danone nel 1987: «Fin dall’inizio – spiega la società – il nostro impegno nel territorio di Boario è stato netto, sostenuto da precise politiche commerciali e di investimento che hanno portato ad affiancare al marchio Boario, il nuovo marchio Danone Vitasnella. Il gruppo ha anche sempre tenuto in massima considerazione il ruolo del comparto termale, per la sua importanza sia storica che economica per il territorio. Ma la gestione di questa attività non rientra negli ambiti strategici della società da sempre focalizzata nell’attività di imbottigliamento e di commercializzazione di acque minerali».

Proprio da qui infatti è scaturita la decisione di Italaquae, annunciata il 17 novembre scorso, di ricercare un interlocutore che fosse in grado di rilanciare il comparto e capace di operare in sinergia sia con le istituzioni presenti sul territorio che con la stessa Italaquae che ha infatti assicurato il suo pieno appoggio alla Terme di Boario Spa. Nell’accordo, tra l’altro, Italaquae si è riservata anche l’opzione di poter riacquistare una quota, comunque modesta, della nuova società e questo al fine di rientrare nella struttura che gestirà la stazione termale camuna.

(24/12/2003)

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