La segreteria della Uil
pronta ad iniziative unitarie

La Segreteria della Uil di Bergamo, a fronte di una situazione politica, economica e sociale che sta diventando sempre più difficile per i lavoratori italiani ritiene necessario che si creino tutte le condizioni possibili per far sì che iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica vengano intraprese.

«La Segreteria della UIL di Bergamo, a fronte di una situazione politica, economica e sociale che sta diventando sempre più difficile per i lavoratori Italiani, oltre che per i pensionati che vivono una lenta ma continua erosione del potere di acquisto delle loro pensioni a causa sia dell'aumento della tassazione indiretta sia di una inflazione che continua a crescere (malgrado la crisi e il crollo dei consumi), ritiene necessario che si creino tutte le condizioni possibili per far sì che iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica vengano intraprese».

Lo si legge in un comunicato stampa a firma della segreteria provinciale.

«I temi dello sviluppo del territorio bergamasco, della salvaguardia del welfare territoriale (a fronte delle sempre minori risorse a disposizione dei Comuni), della salvaguardia dei posti di lavoro attraverso politiche attive che garantiscano un effettivo passaggio da aziende decotte a nuove opportunità occupazionali - è scritto nel documento - , sono alla base dell'azione che il Sindacato Confederale deve intraprendere per dare risposte concrete ai problemi che oggi si vivono sui posti di lavoro, come nelle comunità. A fianco di politiche sindacali territoriali occorre che a livello nazionale si creino le condizioni per dare risposte a quei lavoratori così detti esodati (nella cui terminologia confluiscono anche tutti quei lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria che al termine della Cassa erano già stati individuati come esuberi, e che tramite questo strumento avrebbero potuto accedere alla pensione) che rischiano di trovarsi senza più posto di lavoro e senza pensione. Stride un Parlamento che nel giro di pochi giorni compie una Riforma di portata epocale del sistema pensionistico, stravolgendo progetti di vita di milioni di cittadini, e nello stesso tempo dopo poche settimane, boccia una proposta del Governo tesa a stabilire un tetto massimo per le pensioni dei manager pubblici, con una maggioranza inedita composta da PdL, Lega e Italia dei Valori».

«Stride - prosegue la Uil di Bergamo - un Parlamento che non è in grado di riformare (visto che il termine ormai è sinonimo di tagliare) i propri privilegi, come stridono le non scelte sui rimborsi elettorali, sulle consulenze, sui Consigli di Amministrazione di Enti e Società pubbliche e/o para pubbliche. C'e seriamente da chiedersi se i parlamentari italiani stiano scherzando o stiano facendo sul serio, perché sono proprio questi comportamenti che tra i lavoratori ed i cittadini fanno insorgere un sentimento di profonda sfiducia nei confronti della classe politica e delle Istituzioni. Come al Governo occorre ribadire con forza che non si può utilizzare la leva fiscale per raggiungere il pareggio di bilancio, le strade per raggiungere il risultato sono il taglio delle spese, la lotta all'evasione fiscale, la crescita del lavoro e dell'occupazione. Occorre che i risultati della lotta all'evasione fiscale servano a compensare i contribuenti onesti, realizzando una seria riforma fiscale, che salvaguardi il potere di acquisto di salari e pensioni e ridia una boccata di ossigeno ad una economia che rischia di imboccare la strada della recessione. Anche sulla riforma del mercato del lavoro, in particolare sulle modiche all'art. 18, occorre che la mediazione trovata al tavolo della politica sia coerentemente sostenuta in parlamento. Gli ultimi dati disponibili sull'incremento della disoccupazione in termini generali, ed in particolare quella degli ultra 45enni e dei giovani, caricano di maggiori responsabilità sia la politica, sia le Istituzioni, sia le parti sociali».

«Occorre - sostiene ancora la Uil - che in queste situazioni nessuno (sia lavoratori, che pensionati, che imprenditori) abbia anche il pur minimo dubbio di essere lasciato solo, occorre che tutte le forze in campo siano in grado di costruire una rete di solidarietà che sia in grado di essere di supporto alla risoluzione dei problemi. Servono gli psicologi certo, ma servono soprattutto aiuti materiali, concreti. Come costruire questa rete è una sfida che come UIL siamo pronti a raccogliere. Già da diversi mesi abbiamo diffuso a più soggetti lo Statuto della Fondazione Welfare nata a Milano nel 2010, una iniziativa che poteva e che può essere replicata a livello bergamasco. Sulle iniziative di mobilitazione territoriale, la Segreteria della UIL di Bergamo, deve dare atto alla Segreteria della CGIL di Bergamo di aver anteposto ad iniziative di organizzazione, già programmate a livello nazionale una iniziativa unitaria territoriale su temi condivisi, a cui come UIL avevamo dato la nostra disponibilità. Nel prendere atto delle difficoltà insorte, occorre che il cammino unitario per iniziative congiunte sui temi condivisi restino comunque in piedi. Non per un eccesso di buonismo, ma perché sono gli stessi lavoratori che ce lo chiedono».

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