Regione Lombardia: provvedimenti straordinari per aiutare il settore lattiero-caseario

La Regione ha varato un pacchetto di provvedimenti straordinari per aiutare il settore lattiero-caseario e in particolare i 500 fornitori lombardi di latte e i dipendenti degli impianti acquisiti dalla Parmalat, come la Lactis di Bergamo e la Polenghi di Lodi. «I provvedimenti - ha spiegato il presidente della Regione Roberto Formigoni - vanno tutti nella stessa direzione: il sostegno con finanziamenti dell’intera filiera agricola».

In concreto, la Regione ha deciso di dare un rimborso non dovuto ai tremila allevatori che hanno dovuto distruggere le loro produzioni di latte per l’emergenza aflatossine. Ha poi previsto un accesso al credito agrario d’emergenza per le aziende che almeno fino alla settimana scorsa hanno venduto latte alla Parmalat. Latte pagato solo con acconti (il prezzo alla stalla non è ancora stato deciso) e anche con cinque mesi di ritardo. «Si tratta di prestiti concessi dalle banche a tasso agevolato di cui la Regione si fa garante». Formigoni ha spiegato così la situazione sottolineando che la Lombardia utilizzerà i suoi fondi per coprire la differenza fra il tasso agevolato e il normale tasso d’ interesse.

La Regione, infine, ha autorizzato la restituzione ai produttori di latte che hanno vinto il ricorso in Tribunale delle trattenute sulle quote latte che i primi acquirenti (i caseifici che comperano il latte e che sono incaricati di pagare le quote) hanno congelato. A livello regionale, Formigoni ha anche annunciato che l’assessore all’Agricoltura Viviana Beccalossi si è impegnata a predisporre un piano di rilancio del settore lattiero-caseario probabilmente già per la fine di gennaio.(30/12/2003)

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