Federsolidarietà, le coop sociali devono fare rete

Il sistema bergamasco della cooperazione sociale punta a fare sistema per valorizzare ulteriormente un ruolo che già oggi la vede protagonista in quella che è da tutti riconosciuta come l’area del «terzo settore». È stato questo il tema di fondo su cui si sono sviluppati i lavori dell’assemblea provinciale di Federsolidarietà, la federazione delle cooperative sociali aderenti a Confcooperative Bergamo che venerdì ha rinnovato i suoi vertici per il prossimo quadriennio, confermando Giuseppe Guerini alla presidenza e nominando nel consiglio Emilia Colombo, Silvana Colombo, Loca Ronzoni, Marco Zanchi, Rosa Lucia Tramontano, Gianluigi Boschi, Omar Piazza, Lucio Moioli, Franco Rota e Lorenza Sangaletti..

Come ricordato dal presidente Giuseppe Guerini, Federsolidarietà è l’organizzazione di rappresentanza a cui fa riferimento la stragrande maggioranza (il 74%) delle cooperative sociali orobiche: 112 sulle 151 attualmente operanti in Bergamasca. Una realtà composta da più di 5 mila soci aderenti e con un tessuto operativo che può contare sull’apporto di oltre 3 mila lavoratori. La necessità di fare rete è stato uno dei temi portanti di riflessione dell’ultimo quadriennio di Federsolidarietà e lo sarà anche nel prossimo quadriennio. Sul tavolo del confronto, in particolare l’idea del Polo Tecnologico per l’Impresa sociale, che punti a soddisfare il bisogno di rafforzare le capacità di ricerca, studi, sperimentazione e progettazione.

(31/01/2004)

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