Sciopero dei bancari venerdì 10 settembre

Gli sportelli bancari rimarranno chiusi tutto il giorno venerdì 10 settembre, per uno sciopero nazionale dei lavoratori del credito. L’astensione dal lavoro interessa circa 6.500 lavoratori nella Bergamasca. Ne sono esclusi solo i dipendenti delle ex Casse rurali. Il contratto nazionale è scaduto il 31 dicembre del 2001 per la parte normativa e il 31 dicembre scorso per la parte economica e le trattative si sono interrotte il 13 luglio, nonostante il protocollo d’intesa sottoscritto tra l’Abi e i sindacati a giugno sulla qualità e la trasparenza nella commercializzazione dei prodotti e servizi bancari e sui sistemi incentivanti al personale. Lo scoglio sul quale si sono arenate le trattative non riguarda solo la parte economica del contratto. A fronte dei 180 euro mensili medi chiesti dai sindacati, l’Abi (l’associazione di categoria delle banche) ha offerto 120 euro. Ma, mentre per i banchieri, secondo quanto sostenuto dai sindacati, l’accordo economico «è pregiudiziale alla discussione della parte normativa contrattuale», per i rappresentanti dei lavoratori le due cose non possono viaggiare separate. A fronte di un aumento totale complessivo del 7,2% richiesto dai sindacati confederali, l’Abi ha offerto il 5,2%". Inevitabile la rottura delle trattative e la proclamazione dello sciopero nazionale del 10 settembre - con sportelli chiusi per tutto il giorno - cui seguirà uno sciopero regionale il successivo 4 ottobre. Alla mobilitazione dei sindacati confederali ha aderito anche la Fabi, che però ha presentato una propria piattaforma con richieste di aumenti di circa l’11%.

(31/08/2004)

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