RadiciGroup, riassetto della holding
La gestione nel segno della famiglia

Riassetto in casa Radici nel segno della continuità. La holding RadiciFin cui fanno capo le attività del RadiciGroup, infatti, ha cambiato natura sociale e da società per azioni è diventata società in accomandita per azioni partecipata in quote paritetiche.

Riassetto in casa Radici nel segno della continuità. La holding RadiciFin cui fanno capo le attività del RadiciGroup, infatti, ha cambiato natura sociale e da società per azioni è diventata società in accomandita per azioni partecipata in quote paritetiche, come già era nella Spa, dai tre fratelli Paolo, Angelo e Maurizio, figli di Gianni.

La formula della Sapa è tipica nella gestione delle aziende familiari, impedendo l'ingresso di terzi, ed è stata scelta quindi per garantire nel tempo il mantenimento del controllo all'interno della famiglia e nel segno di un legame stretto tra i fratelli Radici. Come è stato scritto nel verbale dell'assemblea che a giugno ha deciso la trasformazione, la nuova forma societaria è stata adottata per «garantire, anche in prospettiva futura, un ordinato e armonico sviluppo del RadiciGroup, con una struttura di governance che possa limitare, per quanto possibile, eventuali conflittualità fra azionisti».

La struttura è stata pensata in modo che le scelte strategiche del gruppo siano prese da RadiciFin e che l'amministrazione sia sempre espressione dei tre soci accomandatari, anche in vista di futuri passaggi generazionali. I soci accomandatari sono le società Paolo Partecipazioni srl, Angelo Radici Partecipazioni srl e Maurizio Radici Partecipazioni srl. Con l'operazione si è avuto anche un riordino e una semplificazione delle partecipazioni in RadiciFin, che restano comunque invariate rispetto a prima in quote paritetiche del 33,3% ciascuno su un capitale sociale confermato in 45,9 milioni.

Amministratori della Sapa sono naturalmente i tre fratelli, con Angelo Radici presidente sia della finanziaria RadiciFin sia della controllata (all'85,2%) Radici Partecipazioni Spa cui fanno capo le attività del RadiciGroup, che opera nella chimica, nelle materie plastiche e nelle fibre sintetiche, con un fatturato 2012 di 1.089 milioni di euro che ha risentito in parte della crisi.

Non cambia nulla invece nelle altre società che fanno riferimento agli eredi di Gianni Radici, figlio del capostipite Pietro e fondatore del RadiciGroup. Paolo, Angelo e Maurizio insieme alle sorelle Maria Grazia e Bruna continuano infatti a detenere in quote paritarie la Ser Spa e la GeoEnergie Spa. La prima controlla al 100% l'Hotel San Marco di Bergamo e al 60% Itema Spa, dopo il passaggio di quote azionarie perfezionato ad aprile che ha visto l'uscita dal gruppo meccanotessile della Miro Radici Family of Companies.

GeoEnergie controlla invece al 100% Geogreen, cui fanno capo le centrali idroelettriche di Villa d'Ogna, Ardesio e Lenna in provincia, Borgosesia nel vercellese e Ferrera Erbognone nel pavese. Geogreen a sua volta gestisce la Novel, centrale termoelettrica di Novara, che serve lo stabilimento di Radici Chimica oltre a immettere energia nella rete, di cui detiene il 49%, mentre il 51% è dalla svizzera Atel. Tutte le realtà insieme occupano 4.120 persone, circa 3.500 solo nel RadiciGroup e di questi 1.100 in Bergamasca.

Silvana Galizzi

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