Granella, maturazione in ritardo
Si alza il rischio «aflatossine»

I danni vanno ad aggiungersi a quelli già riscontrati su altre colture nei mesi precedenti, in particolare riguardo i cereali autunno vernini per i quali la perdita di produzione rilevata risulta del 35-50 % circa. Chiesto lo stato di calamità.

Confagricoltura Lombardia chiede al Ministero delle Politiche Agricole e a Regione Lombardia il riconoscimento dello stato di calamità per il settore agricolo, esteso all'intero territorio regionale.
In conseguenza del maltempo degli scorsi mesi, infatti, la campagna di raccolta di alcune delle principali produzioni agricole della nostra Regione sta evidenziando notevoli difficoltà in riferimento alla tempistica delle operazioni, alla quantità e alla qualità delle produzioni.

In provincia di Bergamo è soprattutto il mais trinciato a soffrire rilevando un ritardo nella raccolta di circa 30 giorni rispetto alla norma con una produzione segnalata in calo in misura del 25 - 40 %. Il ritardo nella maturazione si rileva inevitabilmente anche nelle coltivazioni da granella, la cui permanenza prolungata in campo aumenta il rischio di una loro esposizione alle piogge autunnali, con le conseguenti perdite produttive ed un incremento delle probabilità dello sviluppo di aflatossine, che limiterebbe - come già avvenuto lo scorso anno - il successivo utilizzo nell'ambito della filiera zootecnica.
Tali danni vanno ad aggiungersi a quelli già riscontrati su altre colture nei mesi precedenti, in particolare riguardo i cereali autunno vernini per i quali la perdita di produzione rilevata risulta del 35-50 % circa.

«La situazione è pesantissima per tutta la nostra zootecnia - afferma Dario Vitali, vice presidente di Confagricoltura Bergamo -: siamo in ritardo di più di un mese e abbiamo perso oltre il 30% di produzione con una ricaduta notevole sui costi che devono sostenere i nostri agricoltori».

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