Lo stracchino della Valle Imagna
simbolo della rinascita economica

La Valle Imagna celebra, da oggi a domenica, il suo prodotto principe con la seconda edizione della Sagra dello Stracchino. Ma accanto alla kermesse enogastronomica c'è un aspetto socioeconomico che sta emergendo negli ultimi mesi.

La Valle Imagna celebra, da oggi a domenica, il suo prodotto principe con la seconda edizione della Sagra dello Stracchino. Ma accanto alla kermesse enogastronomica, che esalta questo prodotto caseario lavorato ancora all'antica attraverso il presidio Slowfood, c'è un aspetto socioeconomico che sta emergendo negli ultimi mesi.

In questa valle, proprio lo stracchino è diventato simbolo della rinascita di un modello di agricoltura sostenibile per la montagna che torna ad attirare molti giovani.

Nel 2011, promossa dal Comune di Corna Imagna col coinvolgimento di 8 piccoli agricoltori, nasce la cooperativa «Il tesoro della Bruna», come opportunità economica e prevenzione del dissesto idrogeologico ambientale.

In poco tempo la cooperativa diventa un'occasione, anche per chi produceva solo per uso familiare, per diventare a tutti gli effetti piccole aziende (legate all'allevamento bovino e alla produzione casearia). Così in due anni è nata la Casa dello stracchino, con un fatturato cresciuto ogni anno quasi del 30% e una richiesta forte dai consumatori (con la coop è quasi perennemente in sofferenza di prodotto) e altri produttori che entraranno nei prossimi mesi.

Sempre nel 2011 nasce il «Mercato agricolo e non solo» di Brancilione che allarga l'offerta: accanto al formaggio, si vendono piccoli frutti, verdura, cereali, vino e miele, portati da agricoltori di nuova generazione.

A fine 2012 poi nasce, col supporto della Camera di commercio, «Agrimagna», aggregazione di dieci aziende che sfocerà a breve in una rete d'impresa vera e propria.

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