Protesta alla Indesit di Torino
Da Brembate Sopra 110 lavoratori

Due pullman alle prime ore di questa mattina sono partiti da Brembate Sopra portando circa 110 lavoratori della Indesit alla volta di Torino dove si è tenuta la manifestazione di protesta dei lavoratori dello stabilimento piemontese Indesit di None del quale il gruppo ha recentemente annunciato la chiusura. «Un impegno di solidarietà importante che dimostra con i fatti, la forte preoccupazione che pervade i lavoratori Indesit bergamaschi» ha spiegato Paola Guerini, della Fiom-Cgil di Bergamo.

A Brembate Sopra gli oltre 400 addetti sono impegnati nella produzione di lavatrici, ma per tutto il mese di marzo la fabbrica registra una fermata totale delle attività con copertura del periodo in cassa integrazione ordinaria. Cassa che già per due settimane era stata utilizzata a febbraio. E sono già pronte altre settimane di cassa integrazione ordinaria: complessivamente l'azienda ad inizio febbraio aveva annunciato l'utilizzo di almeno 50 giorni di Cassa ordinaria da marzo fino a dicembre. Nei giorni scorsi ai sindacati bergamaschi è giunta la notifica di un nuovo periodo di Cigo per 4 settimane a partire dal 6 aprile. Dopo il concentramento dei lavoratori davanti alla sede di Confindustria di Torino, il corteo delle tute blu si è snodato per le vie della città concludendosi con un presidio a Piazza Castello. Intanto martedì 24 marzo il governo esaminerà l'interrogazione presentata dal Pd per chiedere la convocazione dell'Indesit e sindacati, come ha annunciato Cesare Damiano, responsabile Lavoro del Pd, che ha partecipato alla manifestazione a Torino. «Se ci sono altre ipotesi - ha detto Damiano - vogliamo che emergano e che si apra la trattativa. Vogliamo anche sapere se risponde al vero che il governo polacco non solo incentiva la produzione, ma chiede che a questo corrisponda un aumento dell'occupazione. Si tratterebbe di dumping». Maria Paola Merloni, consigliere d’amministrazione dell'azienda di famiglia, la Indesit Company, nonché parlamentare del Pd, ha espressamente spiegato che, per None, «c'è una trattativa in corso». Come ha spiegato Merloni «il management sta lavorando da settimane: c'è un rapporto prioritario azienda-sindacati e lì si sta cercando il modo di uscirne».

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